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Mercoledì 13 Novembre
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Ecco come riconoscere i sintomi della variante Eris e distinguerla dal raffreddore

Casi di contagio da Covid in aumento a causa della variante Eris: quali sono i sintomi e quanto durano.

Ecco come riconoscere i sintomi della variante Eris e distinguerla dal raffreddore
Variante Eris, ecco come curarla

Ecco come riconoscere i sintomi della variante Eris e distinguerla dal raffreddore

I casi di contagio da Covid sono in deciso aumento e in vista dell’arrivo delle stagioni più fredde, la preoccupazione sale. A colpire maggiormente nelle ultime settimane è la variante Eris, una sottovariante di Omicron conosciuta con il nome scientifico EG. 5. A questo punto, vediamo quali sono i sintomi e quanto durano, stando a quanto riportato da tg24.sky.it.

La variante Eris

L’OMS ha definito la variante Eris già da agosto come variante di interesse, e in molti Paesi, Italia inclusa, è diventata già la forma di Covid dominante. Per questo è importante conoscerne i sintomi e come distinguerli da un semplice raffreddore. Prima, c’è da dire che la variante Eris è risultata molto più resistente grazie a una mutazione, agli attacchi del sistema immunitario. Quasi sicuramente, è per questo motivo che in soli 7 giorni si è registrato un aumento di casi da Covid in Italia del 44%. Altri studi hanno appurato come questa variante riesca ad eludere le difese immunitarie anche dopo una prima infezione o la vaccinazione, dimostrando una buona resistenza agli anticorpi residui.

Sintomi variante Eris: tutto quello che c’è da sapere

I sintomi principali della variante Eris sono nettamente distinguibili da un semplice raffreddore. Infatti, oltre al naso che cola, si manifestano mal di gola, tosse secca, congestione, dolori muscolari e articolari. A volte, ma sicuramente in meno casi rispetto alle varianti precedenti, si possono verificare perdita del gusto e dell’olfatto. La durata dei sintomi è particolare, infatti, i suddetti durano circa cinque giorni, spesso in forma lieve. Ma la positività del virus può durare anche due settimane. Le ultime varianti hanno dimostrato di avere tempi di incubazione sempre più rapidi, per quanto riguarda Eris infatti l’infezione si manifesta in media in 4 giorni, in alcuni casi anche 3.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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