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Giovedì 21 Marzo
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Ecco il nuovo Dpcm che introdurrà le nuove regole che entreranno in vigore dopo il 15 gennaio

Dal 15 gennaio in poi entreranno in vigore le nuove regole: ecco come funzionerà il nuovo sistema di colori per le regioni italiane

Ecco il nuovo Dpcm che introdurrà le nuove regole che entreranno in vigore dopo il 15 gennaio
Lockdown, ecco cosa potrebbe accadere dopo il 15 gennaio

Dpcm Natale, ecco cosa accadrà dal 15 gennaio: come funzionerà il sistema dei colori

Dal 15 gennaio, scadono gli effetti del dpcm di Natale con le relative restrizioni che hanno portato l’Italia a tingersi a singhiozzo di rosso e arancione. Ma cosa cambierà? L’Italia ha iniziato il nuovo anno in zona rossa con limitazioni e divieti sugli spostamenti, con bar, ristoranti e negozi chiusi. Le restrizioni, con obbligo di mascherina sia al chiuso che all’aperto e il coprifuoco dalle 22 alle 5, saranno attive fino al prossimo 3 gennaio, dopodiché si tornerà in zona arancione e nuovamente in rossa per l’Epifania. Tali restrizioni sono necessarie al fine di impedire assembramenti e contenere quindi la curva dei contagi. DA NON PERDERE Coronavirus, il ministro Speranza annuncia: “Misure restrittive anche dopo Natale”. 

Come funzionerà il sistema dei colori

Dal 15 gennaio però scadranno gli effetti del dpcm di Natale. Cosa cambierà? Per bar, ristoranti e locali rimarrà ancora in vigore il sistema dei tre colori. Gli esercenti in zona gialla potranno aprire finalmente al pubblico, garantendo il servizio a pranzo e a cena, ma fino alle 18 e limitando i posti a sedere (4 per tavolo). Per chi si trova in zona rossa ed arancione rimangono le restrizioni, mantenendo attivi i servizi di asporto e di servizio a domicilio (senza orario). Il criterio dei colori verrà stabilito in base a controlli frequenti che potranno premiare o fare retrocedere le singole regioni.

Cosa accadrà per palestre, cinema e teatri

Teatri, cinema, palestre, piscine e stadi potrebbero rimanere chiusi anche dopo il 15 gennaio, così come gli stabilimenti sciistici. A fermare la riapertura c’è il timore di una terza ondata e degli effetti della nuova variante inglese del virus introdotta nel nostro Paese solo pochi giorni fa. È certa invece la riapertura delle scuole in Italia per il 50% degli studenti. Durante queste settimane, il Governo in collaborazione con le regioni e gli istituti ha lavorato per migliorare i servizi e studiare un piano che possa garantire il diritto allo studio e alla cultura dei bambini e dei ragazzi.

Le misure restrittive continueranno nonostante i vaccini

Nel corso dei primi dieci giorni dell’anno verranno analizzati i dati relativi alla curva epidemiologica delle regioni ed eventualmente stabiliti nuovi criteri di valutazione. I vaccini sono una speranza, ma secondo il Ministro della Salute non potranno portare risultati significativi (ammesso che così sarà) prima di qualche mese. Per cui al momento pare che l’unica cosa che funzioni davvero siano proprio le misure restrittive.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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