Emergenza Coronavirus, adesso la variante brasiliana fa ancora più paura: ecco perchè

Coronavirus e variante brasiliana, ecco perchè è molto temuta e quali sono gli scenari che potrebbero materializzarsi nei prossimi mesi

Covid-19, secondo l'Oms la fine della pandemia sarebbe vicina - Fonte foto: pixabay.com
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In Brasile è già allarme per la nuova variante Covid che potrebbe essere più virulenta

Da quasi un anno ormai il Covid-19 è entrato a far parte della quotidianità purtroppo: le cronache di tutti i giorni sono piene di notizie sui contagi, sulle vittime e sulle speranze riversate nei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna. Ciò che ha più sconvolto di questo Coronavirus è la sua virulenza, i sintomi spesso mortali e la sua diffusione a livello mondiale: oggi però c'è un altro fattore che mette in allarme cittadini e ricercatori e si tratta delle sue varianti, sempre più diverse nelle ultime settimane, da quella inglese a quella sudafricana fino a quella che attualmente spaventa di più, la variante brasiliana. Leggi anche Coronavirus, nuove  misure sulla scuola: le parole della ministra Azzolina.

La variante brasiliana del COVID-19

La variante brasiliana del COVID-19 viene comunemente chiamata P.1 e ha in comune con quella sudafricana la mutazione E484K: la proteina Spike muta, rendendosi pressoché irriconoscibile da parte del sistema immunitario tanto che gli anticorpi non riescono a impedire a questa proteina di penetrare nell'organismo. Studi recenti effettuati dall'Università di San Paolo, di Oxford, di Siena e da parte dell'Imperial College londinese hanno evidenziato come la variante brasiliana del COVID-19 riesca a diminuire di circa 10 volte la neutralizzazione degli anticorpi rispetto alla versione originaria di questo Coronavirus.

Perchè è così temuta la variante brasiliana?

Ciò che rende la variante brasiliana così temibile è la sua maggiore virulenza e contagiosità, anche nei soggetti già contagiati e guariti, con sintomi decisamente più debilitanti. Nonostante questo dato possa creare allarme, i ricercatori, nel corso dei loro studi ancora in atto, ci tengono a sottolineare che ridurre la neutralizzazione dei vaccini non significa annullare la loro efficacia. Nonostante si cerchi di attenuare l'allarmismo sollevatosi davanti alla nuova variante del Covid-19, in Brasile la situazione è allo stremo: nello stato di Amazonas, in particolare nella città di Manaus, le bombole di ossigeno mancano e quelle poche rimaste vengono vendute a prezzi esorbitanti, causando anche un mercato in nero che il governo brasiliano sta cercando di contrastare.


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Una lotta contro il tempo

Gli aiuti dai Paesi vicini come il Venezuela non mancano, gli ospedali da campo che stanno nascendo in questi giorni a Manaus e il trasferimento di centinaia di pazienti in altre regioni del Paese sudamericano stanno dando un contributo nella lotta a questa nuova mutazione del Coronavirus. Resta però il dato allarmante che vede il Brasile il paese con il più alto tasso di mortalità dopo gli Stati Uniti d'America: la campagna di vaccinazione, già partita nel resto del mondo, in Brasile partirà infatti solo il 20 gennaio.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.