Emergenza Coronavirus, due regioni italiane finiscono in rosso scuro: ecco quali sono
Coronavirus, per l'ECDC due regioni italiane due regioni italiane sono in zona rosso scura: ecco la situazione in Europa
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Il report dell’Ecdc sulla diffusione del coronavirus in Italia e in UE
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie dell’Unione Europea (Ecdc) pubblica l’ultimo aggiornamento sulla diffusione dei contagi da Covid. L’Umbria diventa area rosso scuro, come la provincia di Trento che si aggiunge a quella di Bolzano, già identificata come ad alto rischio, nel report precedente. L’Ecdc è un'agenzia indipendente dell'Unione europea che è stata istituita nel 2005 allo scopo di rafforzare le difese dei paesi membri dell'Unione nei confronti delle malattie infettive. Da leggere anche Coronavirus, scuole chiuse per tutti contro il Covid: ecco la petizione in favore della didattica a distanza.
Come vengono fatte le valutazioni sul rischio
Gli studiosi dell’agenzia ritengono che un’area sia ad alto rischio quando il livello dei contagi supera i 500 casi di coronavirus ogni 100 mila abitanti. La valutazione della diffusione del virus viene effettuata ogni 14 giorni. Nel nostro Paese tutte le regioni sono attualmente di colore rosso, con l’eccezione della Valle d’Aosta neo promossa arancione e l’Umbria e le province di Trento e Bolzano che sono rosse scuro. La realtà europea è altrettanto difficile e complessa. In gran parte della Spagna e del Portogallo le aree sono considerate ad alto rischio di contagio. La stessa situazione si registra nel sud della Francia, in Repubblica Ceca, in diverse aree della Slovacchia, della Lettonia, dell’Estonia ed anche nel sud della Svezia. Sono invece colorate di arancione e quindi considerate zone meno rischiose, la Norvegia, la Danimarca e la Grecia.
I limiti agli spostamenti in UE
L’Ecdc utilizza diversi colori per registrare ogni 14 giorni, l’evoluzione del coronavirus Sars-CoV-2 in una determinata area geografica. Le zone colorate di verde, arancione, grigio, rosso e rosso scuro, rappresentano diversi livelli di permeabilità del virus in una popolazione. L’analisi dell’Ecdc è funzionale alla prescrizione di una limitazione degli spostamenti all’interno dell’UE per i cittadini provenienti dalle aree rosso scuro. Il provvedimento emanato dall’agenzia prevede infatti che gli Stati membri dell’Unione richiedano ai soggetti provenienti da aree definite ad alto rischio, di effettuare un tampone prima dell’arrivo ed anche di trascorrere un periodo di quarantena. La raccomandazione non vincola gli Stati ad assumere norme restrittive, tuttavia comporta un segnale d’allarme importante.
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Si tratta di uno studio ad ampio raggio
Il provvedimento emanato dell’agenzia è infatti uno degli strumenti utili a contrastare la diffusione delle diverse varianti del virus che sia stanno già registrando in tutti i Paesi. La pubblicazione dell’indagine effettuata dall’Ecdc è indispensabile anche per offrire agli studiosi dei diversi Paesi un andamento più ampio della permeabilità del Sars-CoV-2 in Europa. La valutazione, infatti non è circoscritta al proprio Stato di appartenenza ma è il risultato di uno studio della diffusione del virus a più ampio raggio.
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