
Preoccupa la situazione negli ospedali di Bologna dopo la crescita dei contagi
A Bologna e provincia sale rapidamente la curva dei contagi. Le autorità sanitarie sono preoccupate perché le strutture ospedaliere si trovano in grande difficoltà. I pazienti che giungono nei reparti Covid sono sempre più giovani e le condizioni in molti casi, sono critiche. Questa è la situazione a Bologna e provincia dove le varianti del virus hanno messo in ginocchio un sistema già provato da un anno di pandemia. Giovanni Gordini, direttore del dipartimento di emergenza-urgenza dell’Ausl di Bologna all’ospedale Maggiore segnala che la struttura è in grave difficoltà. Da leggere anche Coronavirus, autocertificazione marzo 2021: ecco dove e quando serve
L’assistenza rischia di essere ridotta drasticamente
L’ospedale ha riconvertito alcuni reparti in nuovi posti Covid per sopperire allo stato di necessità che si sta registrando nelle ultime settimane. La situazione ha quindi, un grave impatto anche sui pazienti che necessitano di altre cure perché l’assistenza si è notevolmente ridotta. I nuovi positivi giungono spesso in ospedale in condizioni più gravi rispetto a quanto si è riscontrato nella prima ondata e ci restano più a lungo. I numeri sono da record e stanno mettendo a dura prova le strutture del territorio. I livelli più alti di contagio si registrano nell’età compresa tra gli 11 ed i 13 anni con un tasso di incidenza di 535 casi ogni 100 mila persone. Lo scenario quindi, è diverso rispetto ai primi mesi di pandemia quando i giovanissimi erano quasi esclusi dal contagio.
La zona arancione scuro a causa della variante inglese
Gli scienziati ritengono che la variante inglese sia responsabile dell’aumento esponenziale di nuovi positivi. Questa mutazione infatti si è diffusa molto rapidamente tra la popolazione e la pressione sulle strutture sanitarie perciò si è quintuplicata nell’ultima settimana. Si registrano anche diversi casi di mutazione brasiliana, anche se sono ancora piuttosto circoscritti. Il virus sembra abbia avuto un’accelerata dei contagi mentre l’area era in zona gialla. L’allentamento delle misure restrittive infatti ha consentito una maggiore diffusione dell’infezione e in poco tempo, Bologna e provincia si sono ritrovati con un alto rischio di contagi e perciò in zona arancione scuro.
Si preme per velocizzare la campagna vaccinale
Le nuove restrizioni dovrebbero avere presto un impatto sulla curva dei contagi. Gli scienziati chiedono anche di rendere più veloce la profilassi vaccinale che dal 1 marzo interessa gli anziani nati tra il 1937 ed il 1941. Questa categoria è considerata più fragile e pertanto è necessario vaccinare tutti il prima possibile. I risultati della campagna vaccinale che ha coinvolto il personale sanitario confortano gli esperti perché anche a Bologna, come in tutto il Paese, sono crollati i numeri dei nuovi positivi all’interno di questa categoria di lavoratori. A tutta la cittadinanza inoltre è richiesto di uscire solo se per motivi di lavoro, urgenza e motivi sanitari. Sono però possibili piccole passeggiate individuali nei pressi della propria abitazione, un sacrificio indispensabile per tutelare la salute pubblica.
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