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Emorragia cerebrale, se stai avendo questi sintomi devi subito correre dal medico

L'emorragia cerebrale colpisce ogni anno tra le 5000 e le 7000 persone in Italia. "Fondazioneveronesi.it" indica quali sono i sintomi che ci consentono di riconoscerla subito

Emorragia cerebrale, se stai avendo questi sintomi devi subito correre dal medico
Emorragia cerebrale, se stai avendo questi sintomi devi subito correre dal medico. Fonte foto: pazienti.it

Che cos’è l’emorragia cerebrale?

Quando si parla di emorragia cerebrale si fa riferimento ad una condizione neurologica acuta che – secondo quanto riportato da “Humanitas.it” – è rappresentata dalla comparsa di deficit dovuti alla rottura di un vaso arterioso cerebrale e al conseguente stravaso di sangue all’interno del cervello.

Emorragia cerebrale, quali sono i sintomi?

L’emorragia cerebrale presenta dei sintomi piuttosto chiari che variano a seconda della sede e dell’entità del sanguinamento. Come si legge su “Fondazioneveronesi.it”, tra i principali sintomi c’è sicuramente una cefalea molto forte e improvvisa, unita ad un senso di nausea e vomito. A questi, poi, si possono unire anche altri sintomi quali ad esempio disturbi del linguaggio, della coordinazione o respiratori, emiparesi, compromissione dello stato di coscienza e crisi epilettiche.
In seguito ad un’emorragia cerebrale, l’accumulo di sangue può andare a determinare una forte compressione dei tessuti cerebrali ed un limitato apporto sanguigno, con conseguente aumento della pressione intracranica: tutto ciò può portare la persona che ne viene colpita allo svenimento, al coma, fino alla morte.
Dal momento in cui si presentano i primi segnali di emorragia cerebrale, la sintomatologia può peggiorare in maniera progressiva oppure può presentarsi un’evoluzione dei sintomi decisamente rapida. In ogni caso, si tratta di un evento molto grave e, dunque, risulta essere assolutamente determinante un intervento il più tempestivo possibile.

Emorragia cerebrale, quanti casi si registrano in Italia?

A questo punto viene da chiedersi quanti siano i casi di emorragia cerebrale che si registrano ogni anno in Italia. In tal senso, secondo quanto riportato da “Fondazioneveronesi.it”, nel nostro Paese i casi annui di emorragia cerebrale per via della rottura di aneurismi intracranici oscillano tra i 5000 e i 7000, con la mortalità che raggiunge il 30%. A soffrirne sono in particolar modo le donne e in entrambi i sessi l’incidenza massima si registra nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni. Piuttosto variabile, invece, è la quota relativa alle emorragie che vengono provocate da un trauma.

Emorragia cerebrale, la diagnosi

In presenza dei sintomi che vi abbiamo elencato risulta fondamentale intervenire prontamente, recandosi al pronto soccorso. Per la diagnosi definitiva di emorragia cerebrale, poi – secondo quanto riportato da “Humanitas.it” – occorre sottoporsi ai seguenti esami diagnostici: in primis una tomografia computerizzata (TC) cerebrale che in un momento di massima urgenza si può realizzare anche senza mezzo di contrasto in modo da visualizzare il sanguinamento e procedere con una diagnosi differente rispetto ad esempio ad un ictus ischemico. Poi si rende necessaria una risonanza magnetica dell’encefalo con gadolinio quale mezzo di contrasto: tale esame si realizza per escludere la presenza di malformazioni, precedenti emorragie o microsanguinamenti. Infine si procede con uno studio angiografico e, dunque, con angio-TC e angio-RM che consentono di portare alla luce la presenza di eventuali malformazioni vascolari.

Emorragia cerebrale, la prevenzione

Allo stato attuale non vi sono procedure in grado di prevenire lo sviluppo di un’emorragia cerebrale. In ogni caso, secondo quanto riportato da “Fondazioneveronesi.it”, può risultare utile condurre uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata che non preveda l’assunzione di alcolici e superalcolici, il tutto accompagnato da un’adeguata attività fisica. Inoltre, risulta particolarmente importante controllare la pressione arteriosa ed evitare di fumare: entrambi questi fattori, infatti, giocano un ruolo importante nella protezione di accidenti di natura cerebro-vascolare.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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