Entro il 2050 triplicheranno le persone che perderanno l'uso della vista: come prevenire le patologie

Entro il 2050 aumenteranno in modo esponenziale le persone che soffriranno di cecità: l'intervista al professor Matteo Piovella

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In occasione del 99.mo Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana, si è parlato delle patologie più gravi che affliggono la vista

Uno dei temi “caldi" al centro del 99° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica italiana, ha lanciato l'allarme sulla cecità che potrebbe diventare una vera e propria emergenza sociale nel 2050 quando si prevede che triplicheranno le persone che perderanno l'uso della vista. Il congresso, che si è chiuso domenica 24 novembre, ha illustrato quali sono le patologie che più frequentemente affliggono la vista e i rimedi per la prevenzione.

L'intervista al professor Matteo Piovella

Bernarda De Mattei ha intervistato per Sanmarinortv, il presidente della Società Oftalomologica Italiana, il professor Matteo Piovella, per approfondire i temi dibattuti in occasione del Congresso. Il professor Piovella ha ribadito come il glaucoma, è attualmente una delle patologie che, più di ogni altra, causa cecità in tutto il mondo. Si tratta di una “progressiva lesione del nervo ottico” causata da un aumento della pressione oculare. “Viene chiamato il “ladro silenzioso della vista – ha chiosato Piovella – perché è subdolo e crea gravi danni senza che la persona abbia dei disturbi per potersene accorgere”.

Un milione di italiani soffrono di Glaucoma

Per diagnosticarlo basta “una normale visita oculistica dove vengono valutati i diversi parametri dell’occhio. In Italia le persone che soffrono di glaucoma sono un milione e la metà non sanno di averlo”. Se non curata, ha ribadito il professor Piovella “può portare alla cecità e per tale ragione è importante dopo i 40 anni sottoporsi a regolari controlli oculistici, soprattutto nelle persone con familiarità”. Oggi esistono dei colliri molto efficaci che possono ridurne l'impatto sulla vista.


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La Cataratta

Nell'intervista rilasciata a Sanmarino RTV alla giornalista Benedetta De Mattei, si è anche parlato della cataratta, che colpisce tantissimi italiani. Il professor Piovella ha spiegato che la cataratta è “un fenomeno paragonabile ai capelli bianchi e alle rughe. Le persone, vivendo oggi più a lungo, inevitabilmente andranno incontro alla cataratta che dovrà essere operata per salvaguardare la vista”.

Oggi può essere operata efficacemente

E' una patologia che colpisce il 75% delle persone all'età di 70 anni e quasi tutte le persone all'età di 80 anni. “Oggi – ha chiarito il professor Piovella – è un intervento molto efficace e sicuro” e “ha la capacità di correggere i difetti visivi, da lontano e da vicino, senza più dover ricorrere agli occhiali. E questo è decisamente un passo in avanti estremamente positivo, anche se purtroppo meno del’1% delle persone può usufruire delle nuove tecnologie”.

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La Maculopatia, rischie e come prevenirla

Piovella ha poi parlato della maculopatia che ogni anno colpisce 750 mila persone solo nel nostro paese. Si tratta di una grave malattia che porta alla cecità. “E' una patologia che colpisce il centro della retina, detta macula, e rappresenta una vera emergenza sociale poiché colpisce una persona su 3 dopo i 70 anni”. Il fumo aumenta di tre volte il rischio di sviluppare questa patologia, mentre un'alimentazione ricca di frutta e verdure, può servire a prevenirla.

E’ importante educare le persone a riconoscerne i sintomi – ha specificato Piovella – che consistono principalmente in una visione offuscata ma soprattutto deformata: quando si legge si nota un piccolo “spostamento”, le righe invece di essere rette fanno una piccola incisura proprio nella parte centrale dove funziona la macula”. Quando si sviluppa la maculopatia “una persona non è più in grado di leggere neanche un estratto conto bancario. Oggi abbiamo la possibilità di curare parte di queste maculopatie utilizzando le terapie intravitreali che però in Italia possono essere utilizzate solo dagli oculisti ospedalieri, che sono 150 rispetto ai 7.000 presenti nel nostro Paese. Il 70% dei pazienti italiani non ha dunque purtroppo accesso alle cure adeguate e per questo motivo bisogna sensibilizzare a investire di più sulla cura degli occhi, a cui oggi è dedicata una percentuale bassissima della spesa sanitaria”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.