Epatite acuta nei bambini, due studi giungono alle stesse conclusioni sulle cause
Negli ultimi mesi hanno creato non poca preoccupazione i tanti casi di rare epatiti acute nei bambini. Ora, grazie a due team di ricercatori di Londra e Glasgow, probabilmente conosciamo le cause di queste epatiti. Partiamo col dire che, dalle cause, è stato escluso il Covid-19. I bambini presi in considerazione dagli studi sono stati infatti infettati da un adenovirus o HHV6, che è un comune herpesvirus, e contemporaneamente da un virus AAV2.
Tre condizioni contemporanee: perciò le epatiti sono così rare
Le epatiti, come riporta Corriere.it, si sono mostrate gravi ma rare perché insieme alle prime due suddette condizioni ne serviva anche una terza: i bambini, infatti, avevano anche una variante specifica di un gene ospite chiamato antigene leucocitario umano o HLA, che li ha resi suscettibili ad epatite gravi. Si tratta di una variante genetica presente solo nel 15,6% della popolazione in generale.
Più di 1.000 bambini colpiti
La grave patite acuta avrebbe colpito più di 1.000 bambini, molti di età inferiore ai 5 anni, in 35 Paesi al mondo. Alcuni hanno avuto di bisogno di un trapianto di fegato salvavita e almeno 14 bambini sono morti. Gli scienziati hanno escluso qualsiasi connessione con i vaccini contro il Coronavirus o con il Covid-19 stesso: secondo i ricercatori, però, una ridutta esposizione ad AAV2 e adeno/herpesvirus durante il lockdown potrebbe aver contribuito ad aumentare la successiva co-circolazione, provocando un aumento di casi di epatite.
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I limiti degli studi
I due studi in questione, comunque, sono da prendere con le pinze, visto che hanno dei limiti. Innanzitutto si tratta di pre-stampe non sottoposte a revisione paritaria, i numeri presi in considerazione sono molto piccoli e si tratta inoltre di un’associazione tra i fattori senza un chiaro meccanismo di causa-effetto. I risultati, comunque, sono importanti perché indicano una linea di ricerca futura.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.