Febbre West Nile, c'è una nuova vittima in Italia, cresce la preoccupazione: ecco dove è accaduto

Dall’inizio di maggio 2024, quando è partita la sorveglianza, sono stati segnalati in Italia 232 casi

West Nile, ci sono altre vittime in Italia (Foto Pixabay)
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Febbre West Nile, scienziati sempre più preoccupati dopo le ultime evoluzioni

C'è una nuova vittima in Italia a causa della febbre West Nile. Si tratta di un 67enne residente in provincia di Modena che ha contratto la malattia trasmessa da questo pericoloso virus che si trasmette mediante le punture delle zanzare. Si tratta di una persona già affetta da alcune patologie croniche, secondo quanto riportano le cronache di stampa locale. Con questo nuovo decesso sono complessivamente cinque le vittime del virus West Nile in Emilia-Romagna dall'inizio dell'estate. Un numero che desta preoccupazione tra gli scienziati.

Le altre persone decedute

Le altre vittime sono due donne anziane (di 80 e 83 anni) che sono decedute il 23 agosto dopo il ricovero presso l'ospedale Maggiore di Parma. Un altro uomo di 78 anni a Russi, in provincia di Ravenna, è morto dopo 20 giorni di agonia. Ad inizio mese aveva perso la vita un uomo di 89 anni, che aveva contratto il virus a Carpi. L'Emilia Romagna, dunque, rimane una delle regioni dove questo virus sta circolando in maniera molto più frequente.

Le statistiche

Da maggio 2024 ad oggi, in Italia, i casi complessivamente registrati sono stati ufficialmente 232. Un dato che dimostra l'incremento di diffusione di questo virus, considerando che nel 2018 i casi registrati erano stati solo 108. Dei 232 casi che sono stati diagnosticati, 131 si sono verificati nella forma neuro-invasiva (di cui 27 in Veneto e 80 in Emilia-Romagna). Sono stati individuate 29 persone infette e asintomatiche tra i donatori di sangue, mentre 72 persone infette hanno manifestato febbre alta.


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La guida dell'Ausl per ridurre i rischi

L'Ausl ha reso noto un vademecum da seguire per limitare la diffusione di questo virus molto insidioso soprattutto per le persone anziane. Le autorità sanitarie hanno invitato a mantenere costanti i trattamenti larvicidi nei tombini e in altri depositi d'acqua ogni 15 giorni. Le raccomandazioni invitano anche a tenere puliti i giardini, falciare l’erba regolarmente, eliminare tutti i ristagni di acqua. In casa è sempre meglio dotarsi di zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei adeguati e certificati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.