Ecco l’importante ricerca condotta dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Barcellona
Un nuovo passo avanti nella medicina è stato compiuto grazie ad una nuova ricerca effettuata dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Barcellona e del Centro di ricerca biomedica CELLEX di IDIBAPS, in collaborazione con scienziati dell’Università di Sydney, dell’Università di Londra e dell’Istituto di ricerca Sant Joan de Déu. Grazie ad uno studio effettuato sui topi è stata identificata un proteina in grado di garantire il ripristino e la rigenerazione del fegato dopo un trapianto o un intervento chirurgico epatico. I due ricercatori che hanno guidato questo studio, Carles Rentero e Carles Enrich, hanno mostrato che la rigenerazione del fegato dopo una resezione non può avvenire nei topi senza la proteina Annexin A6 (AnxA6).
L’importanza di questa scoperta sui trapianti di fegato
Questi risultati, pubblicati sulla rivista Hepatology, potrebbero avere un impatto sulla futura strategia terapeutica per il trattamento dei danni epatici. Negli ultimi anni è cresciuto il numero dei pazienti affetti da malattie del fegato in tutto il mondo. Per queste malattie, l’unica cura è un trapianto di fegato, generalmente parziale, e quindi è ovvia la necessità che l’organo sia completamente e in salute.Il fegato dei mammiferi ha la capacità di ripristinarsi dopo una resezione, un trauma o un’intossicazione, nonché in alcune situazioni fisiologiche, come la gravidanza o l’allattamento. Proprio per questo motivo, la strategia del trapianto ha sempre successo in caso di trapianto da donatori sani.
La proteina AnxA6
I ricercatori hanno concentrato l’attenzione sulla funzione di AnxA6, una delle proteine presenti nel fegato dei topi. Si tratta del “primo studio che ha identificato la funzione di questa proteina nel fegato, poiché la sua funzione è abbastanza sconosciuta nei processi fisiologici e nei processi patologici” ha dichiarato Carles Enrich. I risultati mostrano come la rigenerazione di questo organo dopo la resezione epatica non possa avvenire in assenza di questa proteina che ha indotto la morte degli animali a causa del correlato calo irreversibile dei livelli di glucosio nel sangue, un elemento fondamentale nel funzionamento epatico.
Le spiegazioni di Carles Rentero
“Per ripristinare un fegato sano dopo una resezione epatica – ha chiosato Carles Rentero – i resti dell’organo devono assumere funzioni critiche, come il mantenimento dei livelli di glucosio nel sangue tra i pasti. Affinché avvenga questa rigenerazione, i muscoli devono decomporre le proteine per fornire la sua base componenti, aminoacidi, in modo che le cellule del fegato possano assumere e utilizzare queste molecole per creare glucosio ” Quello che si è capito tramite questa ricerca è che i topi senza AnxA6 non hanno molecole di base per iniziare a creare glucosio.
Le conclusioni dello studio
Lo studio mostra che i trasportatori SNAT4, proteine della membrana cellulare che assumono aminoacidi, non compaiono sulla superficie delle cellule del fegato dei topi, il che rende impossibile ricevere aminoacidi fondamentali come l’alanina nel sangue, e quindi mantenere la produzione di glucosio. “Sorprendentemente” continua il ricercatore “il reinserimento di AnxA6 nel fegato usando la terapia genica o mettendo il glucosio in una bevanda per topi dopo l’intervento chirurgico ha ripristinato la sopravvivenza di questi animali“. Si è dunque giunta alla conclusione che AnxA6 o il glucosio nel sangue possono svolgere un ruolo fondamentale nella rigenerazione del fegato e alleggerire l’insufficienza epatica. Tutto ciò potrebbe incidere in modo considerevole sui protocolli medici durante il processo di insufficienza epatica.
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