Nella missiva il commissario Figliuolo ha espresso il proprio timore che venga perso di vista il vero obiettivo del piano vaccinale
Dura presa si posizione da parte del commissario all’emergenza pandemica, Francesco Figliuolo, che in una lettera inviata a Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle regioni) ha strigliato gli enti regionali a darsi una mossa sul piano vaccinale e ad agire in maniera coordinata al fine di raggiungere l’obiettivo principale che è quello di vaccinare tutti i soggetti fragili e i cittadini over 60 che presentano comorbilità. Leggi anche Coronavirus, secondo gli scienziati il virus potrebbe diventare endemico molto presto
Le bacchettate di Figliuolo alle regioni
Secondo quanto riporta la lettera scritta da Figliuolo, le regioni negli ultimi tempi, avrebbero perso di vista l’obiettivo principale del piano vaccinale e cioè quello di mettere al sicuro le categorie a rischio. Figliuolo ha anche intimato alle regioni di mettere da parte “annunci di azioni non coordinate preventivamente con la struttura commissariale e non inserite in un piano coerente a livello nazionale”. In questo modo si eviterà di mandare in confusione l’opinione pubblica e di fargli perdere fiducia nel piano vaccinale stesso.
Inviate anche nuove linee guida
La lettera contiene anche delle nuove ‘Linee guida sulla prosecuzione della campagna di vaccinazione nazionale’ che dovranno coinvolgere in modo sempre più diretto le professioni sanitarie del territorio fra le quali anche i medici di medicina generale, pediatri e farmacisti. L’obiettivo è quello di archiviare nei prossimi giorni il modello Hub per agevolare invece un nuovo modello decentralizzato e delocalizzato che possa raggiungere in maniera più capillare la popolazione e completare il piano di immunizzazione. CONTINUA A LEGGERE…
Il nuovo modello punterà alla completa immunizzazione degli italiani
Nella lettera, Figliuolo spiega che l’attuale modello non riesce ancora ad intercettare tutti quei soggetti che non possono recarsi presso gli hub vaccinali. Ecco perchè sarà importante coinvolgere numerosi “medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti ed altri operatori del Ssn che hanno espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale”. Grazie al nuovo modello si riuscirà a completare l’immunizzazione della popolazione anche in vista di un autunno che si profila ricco di incognite. Il nuovo sistema dovrà essere sostenibile e stabile nel tempo “senza dover ricorrere a misure emergenziali”.
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