
Gli ultimi dati diffusi dalla Fondazione presieduta da Nino Cartabellotta hanno evidenziato una fase di stallo delle vaccinazioni
Dopo l’approvazione del decreto che introdurrà il Green Pass anche per lavorare, si è registrato un boom di tamponi antigenici ma non ha prodotto effetti positivi sulla campagna vaccinale. E’ questo il dato che emerge dal report della Fondazione Gimbe. Questa scelta da parte delle persone non sottoposte a vaccinazione lascia preludere al fatto che tante persone preferiranno sottoporsi a tamponi con frequenza piuttosto che farsi inoculare il siero anti-Covid. Da leggere anche Green Pass, Bassetti: “Va tolto se il 90% vaccinati”
I dati diffusi da Gimbe
La stessa Fondazione Gimbe ha chiarito che il boom di tamponi, fin dal 6 agosto, è proseguito a ritmo martellante, facendo segnare un eloquente +57,7% passando dai 113 mila del 6 agosto ai 178 mila registrati nella giornata del 7 settembre. Questo picco di tamponi si è poi stabilizzato progressivamente fino a cristallizzarsi su quei valori elevati. Ovviamente anche lo screening di massa ha avuto un effetto positivo sulla circolazione del virus che nelle ultime settimane è diminuita significativamente.
La “spinta gentile” che non fa decollare le vaccinazioni
E’ chiaro che bisognerà aspettare il 15 ottobre per capire in modo chiaro quale effetto avrà il Green Pass sulla campagna vaccinale. Una ‘spinta gentile’, come l’ha definita il governo in maniera discutibile, che dispiegherà i propri effetti proprio quando 5 milioni di lavoratori non vaccinati saranno costretti a dover ricorrere al tampone ogni 48 ore, con un esborso economico non di poco conto. I dati attuali hanno evidenziato come al 29 settembre le persone vaccinate con almeno una dose sono il 76% della popolazione, mentre il 71,3% si è vaccinato con due dosi. CONTINUA A LEGGERE..
Lieve aumento di vaccinazioni nell’ultima settimana
La Fondazione Gimbe ha chiarito che nell’ultima settimana si è registrato un lieve aumento delle vaccinazioni, con un incremento del 4,1% negli ultimi sette giorni. Sono invece oltre 8,3 milioni gli italiani che non hanno fatto nemmeno una dose, come ha avuto modo di chiarire Nino Cartebellotta, presidente di Gimbe. “In questa fase – ha chiosato lo stesso Cartebellotta – è molto difficile giudicare l’entità dei progressi della campagna vaccinale, per l’ingiustificata indisponibilità pubblica sia dei dati delle prenotazioni”.
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