Gimbe lancia l'allarme sul flop delle prime dosi: "Rallentata la spinta dell'obbligo vaccinale"

Ecco gli ultimi dati della Fondazione Gimbe sull'occupazione dei posti in ospedale e sulle nuove vaccinazioni

Gli ultimi dati della Fondazione Gimbe sui contagi
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Nonostante l'obbligo vaccinale, il numero delle prime dosi è tornato a calare pesantemente negli ultimi giorni: i dati della Fondazione Gimbe

L'obbligo vaccinale per gli over 50 sembra essersi risolto in un vero flop secondo i dati diffusi oggi dalla fondazione Gimbe. Se nei giorni successi all'annuncio del governo, il numero delle prime dosi è cresciuto sensibilmente, la spinta dell'effetto “annuncio” sembra essersi affievolita progressivamente fino quasi ad annullarsi del tutto. Anche la platea dei bambini non si sta più allargando per via della diffidenza da parte delle famiglie verso la somministrazione del vaccino anti-covid ai propri figli. Da leggere anche Omicron, Battiston conferma: “A marzo supereremo questa variante"

I dati sui ricoveri

La “fotografia"di Gimbe conferma, ancora una volta, la diffidenza e l'incapacità da parte delle istituzioni di scalfire i dubbi dei cosiddetti no-vax. Nonostante l'applicazione di misure socialmente restrittive come il Green Pass, la reticenza dei non vaccinati continua ad essere incrollabile o addirittura si è rafforzata proprio per l'accanimento e le misure repressivi delle istituzioni. In tutto questo, la fondazione Gimbe ha segnalato un ulteriore flessione dei contagi nelle ultime ore (-3,7%) e dell'occupazione delle terapie intensive (-1,4%). In crescita il numero dei decessi, anche se fisiologicamente è proprio il numero delle vittime a calare per ultimo, quando la curva si inverte, come abbiamo già visto in passato.

Le proposte irricevibili delle regioni

Seppure la fondazione Gimbe, in un contesto di elevata circolazione del virus, abbia dimostrato di condividere la proposta delle regioni di superamento della suddivisione in fasce colorate delle regioni e la sospensione del contact tracing, Cartabellotta ha criticato alcune proposte irricevibili come la revisione delle misure riguardanti la sorveglianza sanitaria. Infatti “l’ipotesi di differenziare le regole di sorveglianza sanitaria tra casi sintomatici e asintomatici” secondo Gimbe, non sarebbe fondata su dati scientificamente accertati, mentre l'elemento discriminante, potrebbe essere solo lo status vaccinale. CONTINUA A LEGGERE…


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Le altre valutazioni di Gimbe

Gimbe ha anche ritenuto infondata scientificamente l'ipotesi di aggiornare le misure di isolamento dei lavoratori di servizi essenziali. Provvedimenti come l'autosorveglianza e la riduzione dei giorni di isolamento non sarebbero opportune in questa fase, anche indipendentemente dallo status vaccinale. Bocciata anche la revisione del sistema di sorveglianza nelle scuole basata sullo status vaccinale e non sull'assenza o sulla presenza dei sintomi. Secondo Gimbe lo studente positivo o sintomatico dovrebbe essere isolato a prescindere dallo status vaccinale.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.