Gli alimenti che fanno bene alla prostata: ecco quali sono e perché
Per mantenere in salute questa parte del corpo delicata dell’uomo, è importante fare attività fisica, ma lo è altrettanto il regime alimentare. La predetta ghiandola può ingrossarsi specie in età più avanzata, ma la prostatite, ossia l’infiammazione della prostata può avvenire anche in giovane età. I sintomi di entrambe le patologie sono fastidiose, problemi alla minzione, frequente e un po’ dolorosa a causa dei bruciori, per l’ipertrofia prostatica, eiaculazione precoce e impotenza per la prostatite. Scopriamo, oltre ad una regolare attività fisica, i cibi che fanno bene alla ghiandola.
Gli alimenti che fanno bene alla prostata
I legumi, in quanto ricchi di zinco, sostanza antiossidante e antinfiammatoria. Rallenta l’Ipb e previene la prostatite, secondo il dottor Riccardo Galli, urologo dell’Unità Operativa di Urologia del Policlinico San Marco di Zingonia (Bg) e di Smart Clinic. Oltre a fagioli, lenticchie e ceci, contengono zinco anche noci, uova, frutti di mare, semi di zucca e di sesamo. Fa bene alla prostata il pesce azzurro ricco di Omega 3. Anche in questo caso, rallentamento dell’ipertrofia prostatica e minori possibilità di casi di prostatite. I cibi consigliati sono: sardine, sgombri, aringhe, noci, olio extravergine d’oliva, merluzzo, salmone, pesce spada. Inoltre – aggiunge Galli – è importante anche la vitamina C che si trova negli agrumi, kiwi, spinaci, rucola e broccoli.
Altri cibi che fanno bene alla prostata
I pomodori che contengono licopene. In genere anche la frutta e verdura tra il colore giallo e il rosso (arance, fragole, ciliegie, angurie, albicocche, carote, peperoni). Ripercussioni positive sull’invecchiamento della prostata e della sua infiammazione, anche gli isoflavoni contenuti nei semi di soia come specifica Galli. La curcuma è un antinfiammatorio molto potente grazie alla presenza della curcumina. Evitare le altre spezie piccanti che favoriscono la prostatite, parola del dottor Galli. Riduce l’infiammazione anche il betasitosterolo che si trova nell’avocado, noci, semi di zucca, noci, nocciole e mandorle.
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La dieta mediterranea
La dieta mediterranea è assolutamente consigliata, ma ci sono dei cibi l’utilizzo di alcun cibi è limitare. La carne, per esempio, che va mangiata una o massimo due volte alla settimana, peggio se si parla di salumi. La cottura della carne deve essere accorta, non direttamente sul fuoco, cuocerla a bassa temperatura. Infine, il dottor Galli afferma che va limitato l’uso di caffè, alcolici e cioccolato, nonché il sale. Sul cioccolato, meglio il fondente, sugli alcolici, meglio il vino rosso che il bianco o la birra. Il caffè a stomaco pieno.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.