Gli antibiotici non funzionano più e quelli innovativi non sono sufficienti: l'allarme lanciato dall'OMS

Durante i picchi influenzali si continua a fare abuso di questi farmaci: il monito lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità

Antibiotico-resistenza, il monito dell'Oms Pixabay)
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Il tema dell'antibiotico-resistenza e degli abusi rimane ancora caldo a causa dell'elevato numero di decessi causato: il monito dell'Oms

Il fenomeno dell'antibiotico-resistenza rimane una delle piaghe più complesse da affrontare per il mondo della scienza negli anni a venire. Al momento, come ha spiegato anche l'Organizzazione mondiale della sanità, sono 32 gli antibiotici in corso di sviluppo in tutto il mondo, ma soltanto 12 di questi sono davvero innovativi. Di questi, solo 4 sono attivi contro un patogeno incluso nella lista nera dell'Oms. Si tratta di dati tutt'altro che confortanti.

Gli abusi da evitare

Gli antibiotici non sono di certo una panacea contro tutti i mali, come hanno più volte ricordato i medici e i farmacisti italiani. Durante i picchi influenzali si continua a fare abuso di questi farmaci che nella maggior parte dei casi non hanno alcuna incidenza sulla malattia, soprattutto se è di origine virale. E in questo quadro a tinte fosche, si inserisce anche il monito dell'Oms che nel suo ultimo report ha spiegato che ogni anno muoiono ben 35 mila persone in Europa a causa dei superbatteri resistenti agli antibiotici. Un terzo dei decessi si verifica proprio nel nostro paese.

Quando si verifica la resistenza antimicrobica

La resistenza antimicrobica si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non vengono più attaccati dai comuni farmaci antibatterici. In questa situazione, le infezioni diventano praticamente impossibili da trattare. Il vero dramma è che la scienza non sta sviluppando prodotti nuovi in grado di porre fine a questa situazione nefasta, come ha avuto modo di spiegare Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell'Oms per la resistenza antimicrobica. “Gli agenti antibatterici – ha spiegato Nakatani – non raggiungono i pazienti che ne hanno disperatamente bisogno, nei paesi di tutti i livelli di reddito”.


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In futuro serviranno ulteriori studi clinici

L'unico dato incoraggiante, come ha avuto modo di spiegare il professor Yukiko Nakatani, è che “gli agenti biologici non tradizionali, come batteriofagi, anticorpi, agenti anti-virulenza, agenti immunomodulanti e agenti modulanti, vengono sempre più esplorati come complementi e alternative agli antibiotici”. In futuro serviranno ulteriori sforzi per facilitare gli studi clinici e le valutazioni di questi prodotti, ma per il momento la situazione rimane molto critica. Spesso si fa ricorso all'uso di antibiotici durante i picchi influenzali anche per poter festeggiare il Natale insieme ai parenti. Una abitudine che va condannata perchè mette a rischio la stessa salute del paziente.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.