Gli scienziati hanno chiesto alle autorità competenti che venga rivisto il quadro normativo sulla sicurezza dei sostituti dello zucchero
Un nuovo studio scientifico dedicato ad uno specifico prodotto alimentare, ha messo sul banco degli imputati un noto dolcificante che viene commercializzato come Splenda e che in realtà non è altro che il sucralosio. Si tratta di un dolcificante artificiale di cui ne viene fatto un largo uso per realizzare soda dietetica e gomme da masticare. Secondo una recente ricerca, il sucralosio potrebbe addirittura danneggiare seriamente il DNA delle cellule imane. Poiché all’interno del DNA è contenuto il codice genetico di ogni essere umano, chi usa con frequenza questo dolcificante potrebbe andare incontro a molteplici problemi di salute.
L’allarme lanciato dagli scienziati
I risultati di questa ricerca hanno indotto gli scienziati a chiedere alle agenzie per gli standard alimentari di rivedere la sicurezza e lo stato normativo del sostituto dello zucchero. Secondo i ricercatori questo dolcificante in grado di “rompere” il DNA delle cellule, è in qualche modo genotossico. In particolar modo, notevoli problemi verrebbero creati al nostro genoma dal sucralosio-6-acetato, un composto chimico che si crea nel momento in cui il sucralosio viene ingerito e metabolizzato dal nostro organismo, come ha confermato uno studio scientifico del 2018 sui ratti.
Attenti al sucralosio-6-acetato
Sappiamo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare tollera una soglia di preoccupazione tossicologica per tutte le sostanze genotossiche di 0,15 microgrammi per persona al giorno. Secondo gli esperti, la quantità di sucralosio-6-acetato che si trova in una singola bevanda giornaliera dolcificata con sucralosio, andrebbe oltre questa soglia. Il dato allarmante è che una parte di sucralosio-6-acetato è già presente nelle bevande dolcificate che beviamo, ma ne viene prodotta una quantità ancora maggiore una volta che viene ingerita la sostanza. Il sucralosio, secondo gli esperti, rappresenta già una versione ottimizzata del sucralosio-6-acetato, sintetizzato dallo zucchero saccarosio. CONTINUA A LEGGERE…
I risultati dei test eseguiti in laboratorio
Gli scienziati hanno eseguito accuratamente dei test in laboratorio su cellule del sangue umano e sul tessuto della parete intestinale, per avere una esperienza diretta sugli effetti che produce il sucralosio. Questi test hanno confermato abbondantemente la genotossicità e la clastogenicità (rottura di filamenti di DNA), che possiede questo dolcificante. Oltre alle classiche infiammazioni e allo stress ossidativo, questo dolcificante se usato in maniera smodata può causare anche il cancro.
Una volta che danneggia il rivestimento intestinale, il nostro intestino diventa permeabile con la conseguenza che il cibo e le tossine possono entrare facilmente in circolo ed avvelenare il sangue, con gravi conseguenze su molte parti del corpo. Ecco perchè gli scienziati hanno raccomandato di non consumare prodotti che contengono sucralosio. Gli stessi esperti hanno richiesto alle autorità competenti di “rivisitare la sicurezza e lo stato normativo del sucralosio, perché stanno aumentando le prove che comporta rischi significativi”.
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