Gli scienziati lanciano l'allerta su una futura pandemia di influenza aviaria: ecco i segnali di mutazione che preoccupano gli esperti
La situazione è peggiorata in modo preoccupante nel mese di marzo quando il virus si è diffuso soprattutto tra le mucche da latte negli Usa
Guarda la versione integrale sul sito >
I nuovi segni di mutazione potrebbero rappresentare il prodromo di uno spillover dalle conseguenze catastrofiche per l'umanità
Si fanno sempre più pressanti, di giorno in giorno, gli allarmi e le raccomandazioni lanciate dagli scienziati sulla potenziale minaccia pandemica rappresentata dall'influenza aviaria, che ha mostrato segni di mutazione, mentre il virus continua ancora a girare negli allevamenti bovini soprattutto negli Usa. Al momento non vi sono certezze che l'influenza aviaria possa trasmettersi tra gli esseri umani tramite spillover, ma anche se il rischio rimane basso non si può dire che sia del tutto scongiurato.
Già abbattuti 300 milioni di polli
La variante mortale dell'influenza aviaria H5N1 venne sequenziata per la prima volta nel 1996 in Cina, anche se negli ultimi quattro anni si è diffusa più ampiamente che mai, raggiungendo regioni precedentemente incontaminate come l'Antartide, paradiso dei pinguini. Addirittura le statistiche riportano che sono stati abbattuti 300 milioni di polli dall'ottobre 2021, mentre 315 diverse specie di uccelli selvatici sono morte in 79 paesi (dati AFP l'Organizzazione mondiale per la salute animale).
L'evoluzione preoccupante dell'epidemia
La situazione è peggiorata in modo preoccupante nel mese di marzo quando il virus si è diffuso soprattutto tra le mucche da latte negli Usa. In tutto le persone alle quali è stata diagnosticata l'influenza aviaria sono state 58 nel 2024, ma solo due persone fra i contagiati hanno dichiarato di non essere mai stati esposti al contatto con potenziali animali infetti. E' possibile che alcuni casi umani non siano ancora stati rilevati. Secondo i ricercatori, otto su 115 lavoratori delle aziende lattiero-casearie sottoposti a test in Michigan e Colorado avevano presentato anticorpi per l'influenza aviaria.
Guarda la versione integrale sul sito >
Si teme una catastrofe senza precedenti
Meg Schaeffer, epidemiologa presso il SAS Institute con sede negli Stati Uniti, ha dichiarato all'AFP che gli scienziati temono lo sviluppo di una nuova pandemia da un momento all'altro, per questa ragione occorrerebbe tenere sempre alta la guardia. Secondo un recente articolo pubblicato sul New York Times, la diffusione di una simile influenza potrebbe causare uno dei disastri più prevedibili della storia, proprio perchè se ne parla ormai da troppo tempo.
Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Science giovedì ha dimostrato che la versione dell'influenza aviaria che infetta le mucche statunitensi è ora a una sola mutazione di distanza dal potersi diffondere più efficacemente tra gli esseri umani. Il virologo Ed Hutchinson dell'Università di Glasgow ha affermato come questo fatto dimostrerebbe che il virus l'H5N1 è ormai alle porte e che resta da capire solo quando questa influenza si diffonderà tra gli esseri umani. L'unico dato confortante è che sono già disponibili trattamenti antivirali e vaccini contro questa influenza a differenza di quanto avvenuto per il Covid-19.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.