Glicemia alta, ecco quali sono i sintomi e come abbassarla secondo il dottor Marco Mirani

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Glicemia alta, ecco quali sono i sintomi e come abbassarla secondo il dottor Marco Mirani. I dettagli

La glicemia alta è una patologia che si verifica quando i valori di glucosio nel sangue aumentano rispetto a quelli normali. L’iperglicemia è presente nel diabete mellito. In questo caso, se non si torna a valori normali, il paziente può sviluppare complicanze croniche al sistema cardiovascolare, a quello nervoso, ai reni e agli occhi. Lo fa sapere il dottor Marco Mirani, di Humanitas. Se la glicemia raggiunge livelli molto elevati si possono avere conseguenze gravi.

Le cause

La glicemia si misura in genere a 8 ore dopo l'ultimo pasto. I valori oscillano dai 70 ai 100 mg/dl. Con glicemia tra 101 e 125 mg/dl il paziente rientra nella categoria del prediabete. Si parla di diabete quando si supera il valore di 126 mg/dl per due misurazioni di seguito. La causa nella maggior parte dei casi è dovuta al diabete mellito. Il diabete di tipo 1 è caratterizzato da una assente produzione di insulina da parte del pancreas. Il diabete di tipo 2 consiste in una ridotta capacità delle cellule a utilizzare l’insulina. Possono sviluppare glicemia alta anche persone non diabetiche in caso di infezioni o infiammazioni, ipertiroidismo o pancreatite, stress fisici conseguenti a un attacco cardiaco o un ictus.

I sintomi e come abbassare la glicemia

Il dottor Marco Mirani fa sapere che i sintomi dell’iperglicemia sono caratterizzati da stanchezza generica, mal di testa, perdita di peso non giustificata da altre cause, l'impulso continuo a bere, secchezza delle fauci, aumento della necessità di urinare, specie nelle ore notturne, visione offuscata, infezioni. Una dieta poco equilibrata favorisce la glicemia alta. E' presente un  consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e trans, carboidrati raffinati. I pazienti dovrebbero anche prestare attenzione alla propria alimentazione. E' favorita la dieta mediterranea, con frutta e verdura. I formaggi vanno consumati con moderazione, non più di 2-3 volte a settimana, privilegiando quelli freschi tipo ricotta, fiordilatte, ecc.

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