Coronavirus, Green Pass: si lavora ad una modifica delle regole in Europa. Ecco cosa potrebbe cambiare
di Marco Reda
Circa 100mila lavoratori in Italia sono stati vaccinati dal Covid con sieri non riconosciuti dall'Ema (Sputnik, Curevac ecc): ecco cosa accadrà a loro
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Green Pass, possibile modifiche delle regole in Europa: ecco cosa potrebbe cambiare per i vaccinati con Sputnik
L'arrivo dei vaccini ha rappresentato la vera svolta nella lotta contro il coronavirus: la campagna di immunizzazione di massa infatti, oltre a lockdown e restrizioni di cui fortunamente in Italia non si sentirà più parlare, ha dato i suoi frutti riducendo fortemente il numero dei positivi e, di conseguenza, quello dei morti e dei ricoverati in terapia intensiva. I sieri Pfizer e Moderna, ma anche AstraZeneca e Johnson&Johnson, si trovano ora negli organismi di centinaia di milioni di italiani (e non solo) garantendo loro l'ottenimento del Green Pass per lavorare e partecipare a eventi, cerimonie o attività di tempo libero nei luoghi pubblici dello Stivale. Ma attenzione perchè nei giorni scorsi è emerso un interrogativo importante: se i quattro vaccini già citati sono gli unici riconosciuti dall'Ema (Agenzia Europea del Farmaco) per avere il “certificato verde", che ne sarà di tutti gli individui che si sono vaccinati con Sputnik (Russia ed Est Europa), Sinovac e Sinopharm (Cina) e lavorano nel nostro Paese? Si tratta di circa 50-100mila tra colf, badanti, autisti di tir e altri operatori originari di nazioni extra europee che nonostante siano vaccinati, al momento, non avrebbero comunque diritto al Green Pass.
Le modifiche al Green Pass
Per risolvere questo arcano, come riportato da SkyTg24, è stato aperto un tavolo tecnico che coinvolge Bruxelles, i rappresentanti della Commissione Europea e il Ministero della Salute e degli Esteri. L'obiettivo sarebbe riconoscere anche gli altri vaccini che non siano Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, in modo da garantire il Green Pass per i lavoratori immunizzati con sieri anti Covid-19 non “accettati" dall'Ema. Sarebbe in sostanza una deroga volta esclusivamente all'ottenimento del GP, in quanto in linea generale l'Ema insiste sul non voler riconoscere quei determinati vaccini. In ogni caso si va verso l'autorizzazione a lavorare per tutte queste persone. BOOM DI CONTAGI IN GRAN BRETAGNA, LA NUOVA VARIANTE
Il bollettino di mercoledì 20 ottobre 2021
Nelle ultime 24 ore rilevati in Italia 3.702 nuovi positivi, contro i 2.697 di ieri. I tamponi sono 485.613 (ieri 662.000), compresi i test rapidi. La percentuale di positivi è allo 0,8% (era allo 0,4%). I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 131.688. Il numero dei positivi dall'inizio della pandemia, compresi morti e guariti, sale a 4.725.887. I guariti sono 4.520.531. Le persone in terapia intensiva sono 355 (stesso numero di ieri). Questo il report ufficiale del Ministero della Salute.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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