I tamponi Covid-19 sono affidabili? Ecco il parere del virologo Pregliasco
Nei giorni scorsi si è parlato parecchio dell’eventualità di estendere la validità del Green Pass ottenuto in seguito a un tampone da 48 ore fino a 72 ore. Raggiungere questo accordo consentirebbe ai lavoratori di spendere meno per recarsi al lavoro con un green pass valido. Purtroppo il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano non concorda con questa possibile scelta governativa, affermando che l’affidabilità del risultato di un tampone rapido non è davvero al 100%.
La maggiore affidabilità dei tamponi molecolari
Accade di frequente che un soggetto positivo al virus Sars CoV-2 si sottoponga a un test antigenico rapido mediante tampone nasale e il risultato sia negativo, probabilmente perché in quel preciso momento la carica virale del paziente è molto bassa. I tamponi di tipo molecolare assicurano invece un risultato più affidabile e pertanto dovrebbero essere quelli raccomandati per l’ottenimento del certificato verde. Purtroppo i tempi di attesa per i tamponi antigenici molecolari non sono rapidi quanto i primi e questa opzione non può coincidere con i tempi frenetici degli impegni di lavoro dell’era moderna.
Green pass e tamponi: novità
L’affidabilità del tampone rapido nell’individuare i soggetti positivi al Covid-19 è un problema che dovrebbe essere risolto per limitare la diffusione del virus. Estendere la validità del Green Pass fino a tre giorni a chi si è sottoposto a tampone rapido potrebbe creare il rischio di focolai all’interno di aziende pubbliche, ditte private e scuole. I lavoratori ignari di essere positivi al virus Sars CoV2 non avrebbero in quel caso alcuna colpa ma le istituzioni dovrebbero riflettere su altre possibilità, capaci di garantire maggiore sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. CONTINUA A LEGGERE..
Le perplessità di Pregliasco
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha di recente esternato le sue perplessità in merito proprio all’estensione della validità del Green Pass da tampone, fondando i suoi dubbi sull’affidabilità dei tamponi cosiddetti rapidi. Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha qualche perplessità in merito, però vorrebbe concedere ai lavoratori che non possono ricevere il vaccino anti Covid-19 maggiore flessibilità. Si attendono ulteriori notizie e si spera che le istituzioni riescano a trovare una soluzione che permetta ai lavoratori non vaccinati di recarsi sul luogo di lavoro in totale sicurezza.
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