Green Pass, nuova circolare del Viminale che fa chiarezza: ecco tutti i dettagli

Guarda la versione integrale sul sito >

Coronavirus, è entrato in vigore il Green Pass

In Italia continua a ritmi serrati la campagna di vaccinazione e nelle scorse ore il Ministro della Salute Roberto Speranza – come riportato da “Ansa.it" – ha riferito il raggiungimento di un primo obiettivo molto importante: nel nostro Paese, infatti, al momento abbiamo superato il 70% delle persone vaccinabili che hanno ricevuto la prima dose del vaccino. A partire dallo scorso 6 agosto, inoltre, in Italia è entrato in vigore l'obbligo di possedere il Green-Pass per poter accedere a determinati servizi, quali ad esempio locali al chiuso, cinema, teatri e musei. CORONAVIRUS, ECCO QUALI REGIONI RISCHIANO DI PASSARE IN ZONA GIALLA

Coronavirus, importante chiarimento sul Green Pass

Dunque, ormai in Italia da alcuni giorni è stato introdotto l'obbligo di Green Pass per accedere ad alcuni servizi, quali ad esempio locali al chiuso, cinema, teatri e musei. Nelle ultime ore, però, sembrava esserci confusione sul sistema di controllo della certificazione verde: in altre parole, non era chiaro a chi spettasse il compito di controllare i Green Pass. A tal proposito, dunque – come riportato da “Open.online.it" – nelle scorse ore il Viminale ha emesso una circolare, firmata dal Capo del Gabinetto della Ministra Luciana Lamorgese, vale a dire Bruno Frattasi, con la quale si prova a spiegare come funzionerà il sistema di controllo che dovrà essere garantito da esercenti e gestori di bar, ristoranti, ma anche di altre attività quali ad esempio cinema, palestre o piscine. CORONAVIRUS, ILARIA CAPUA AVVERTE: “LA VARIENTE DELTA BUCA IL VACCINO, ECCO COSA TEMO"

Dovranno essere rispettate due fasi

Nella circolare emessa dal Viminale – come riportato da “Open.online.it" – si indicano con chiarezza due fasi: la prima è quella nella quale si verifica il possesso del Green Pass da parte di chi intende accedere all'attività. Di questo controllo si potrà occupare il gestore dell'attività o il personale che viene adibito a tale controllo dallo stesso gestore. Per realizzare tale controllo lo strumento fondamentale sarà quello dell'App “Verifica C19". Dopo che si sarà effettuato il suddetto controllo, con la comparsa sulla schermata di nome, cognome e data di nascita, scatterà la seconda fase: chi vuole accedere all'attività, infatti, dovrà mostrare anche un documento che ha lo scopo di scongiurare eventuali casi di abuso o elusione. In questo caso la responsabilità primaria andrà a pesare sulle figure dei pubblici ufficiali. Tale attività, però, non sarà sistematica, ma si realizzerà solo su richiesta dei verificatori. E gli esercenti invece? In tal senso il Viminale chiarisce che anche loro potranno controllare i documenti, ma non vi sarà alcun obbligo di farlo, bensì la possibilità di decidere o meno se procedere al controllo nel caso in cui ci si trovasse in presenza di una palese violazione (ad esempio nel caso in cui si manifesti l'incongruenza evidente dei dati anagrafici). Nella pagina successiva potrete leggere l'ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile. CORONAVIRUS, SCATTA UNA NUOVA ZONA ROSSA AL SUD ITALIA: ECCO TUTTI I DETTAGLI

CONTINUA A LEGGERE

Guarda la versione integrale sul sito >