Coronavirus, al via lo sciopero dei lavoratori portuali a Trieste che manifestano contro il Green Pass obbligatorio
Oggi, venerdì 15 ottobre, è il Green Pass Day: a partire da questa data (e fino a nuovo ordine) in Italia il “certificato verde” sarà obbligatorio per tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati, un provvedimento annunciato diverse settimane fa dal Governo come ulteriore mossa di contenimento del coronavirus. L’obbligo di Green Pass però ha trovato il disaccordo di tantissimi italiani, circa 8-9 milioni, che hanno deciso di non vaccinarsi oppure sono semplicemente contrari a questa distinzione. Tra questi ci sono i lavoratori del porto di Trieste, centinaia di persone che (come promesso) oggi hanno iniziato uno sciopero contro il Green Pass obbligatorio per i lavoratori. A nulla è valsa la proposta di Federfarma (approfondimento a pagina seguente) di effettuare tamponi gratuiti a chi si prenota per il vaccino, mossa vista dai portuali come una “presa in giro”
Cosa sta succedendo a Trieste e i motivi della protesta
Oltre duemila persone, come riportato da SkyTg24, si sono ritrovate davanti al porto di Trieste e hanno iniziato a manifestare in modo pacifico e tranquillo contro l’introduzione del Green Pass obbligatorio. Il tutto ha inevitabilmente creato disagi alle attività produttive e allo scarico dei camion diretti verso il porto. E non è finita qui. “Non siamo in vendita, la protesta proseguirà finché non toglieranno il Green Pass – ha dichiarato Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento Lavoratori Portuali – e non accettiamo tamponi gratuiti. Il Governo ci ha messo uno contro l’altro e ha istigato alla violenza ma noi siamo tutti insieme, pacificamente, a difendere la nostra libertà di scelta e la costituzione italiana e andremo avanti fino a quando l’obbligo del Green Pass per i lavoratori non sarà cancellato”.
La situazione al porto
Nonostante lo sciopero l’attività portuale a Trieste non è completamente bloccata, bensì molto limitata e dunque non immobile. A dichiararlo è stato Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza Delle Regioni, il quale ha affermato alla stampa che “Il Porto funziona: ovviamente in alcuni passaggi ci saranno difficoltà e ranghi ridotti, ma funziona. Ho chiesto di tenere bassa la temperatura evitando scontri frontali per non danneggiare l’economia di un Paese, dato che danneggiare l’attività del Porto di Trieste significa danneggiare un grande numero di aziende che lavorano nell’indotto”. Per queste 24 ore la funzionalità del porto triestino sembra aver tenuto, ma cosa succederà nei prossimi giorni se lo sciopero proseguirà (dato che né il Governo né i lavoratori portuali intendono fare passi indietro)?
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La proposta di Federfarma
Federfarma, come anticipato nei paragrafi precedenti, aveva avanzato una nuova proposta per convincere gli indecisi a vaccinarsi dal Covid: l’ente nazionale ha invitato le farmacie italiane ad offrire tamponi rapidi antigenici gratis a tutti coloro che accettano di prenotare la somministrazione del vaccino. “L’aumento del numero di persone che si recano in farmacia per effettuare i tamponi rapidi al fine di ottenere il green pass necessario per accedere ai luoghi di lavoro rappresenta, per il farmacista, un’ulteriore occasione nella quale invitare gli indecisi a vaccinarsi – ha fatto sapere Roberto Tobia, Segretario Nazionale di Federfarma – Le farmacie effettuano i tamponi su prenotazione e ci siamo già attrezzati garantendo un maggior numero di test. Al momento non si registrano carenze di tamponi nelle farmacie nè problemi di approvvigionamento. Inoltre sono in aumento le farmacie che garantiscono l’esecuzione di questo test”. Chissà se questo provvedimento funzionerà…
Coronavirus, il bollettino di venerdì 15 ottobre 2021
Sono 2.732 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 2.668), a fronte della cifra record di 506.043 tamponi giornalieri effettuati (ieri 324.614). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è allo 0,5% (ieri era allo 0,8%). Sono 42 le vittime registrate in un giorno, con un ricalcolo delle Regioni Lazio e Sicilia. Le terapie intensive sono 357 (-2), con 20 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 15 ottobre sulla situazione coronavirus in Italia.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.