Green Pass, il governo potrebbe decidere di comprimere la durata dopo i dati sulla durata dei vaccini

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La minore durata della protezione del vaccino potrebbe indurre il governo a cambiare strategia

Una inchiesta pubblicata sul quotidiano Repubblica ha focalizzato l'attenzione sulla durata della protezione vaccinale che sembra scemare di mese in mese, deludendo le aspettative anche degli scienziati più ottimisti. Eppure, nonostante i dati stiano evidenziando una durata minore della protezione, la durata del Green Pass è stata confermata a 12 mesi. Dall'inchiesta è stato evidenziato che gli anticorpi si abbassano di “ 7-10 volte a 6 mesi dal vaccino”. Un dato che indica chiaramente come la protezione sia molto provvisoria.

I dati

Nelle ultime settimane è stato anche evidenziato un incremento dei casi anche tra le persone già vaccinate da molto tempo, come il personale sanitario e gli anziani. L'associazione italiana di epidemiologia ha anche rilevato un incremento dei casi tra i soggetti più anziani, soprattutto gli over 90 che hanno ricevuto la prima dose nei primissimi mesi del 2021. Da ottobre anche i casi tra i sanitari sono cresciuti in maniera esponenziale nonostante una grandissima parte sia già stato immunizzata.

Gli interrogativi

Alla luce di questi dati che indicano una protezione poco duratura, è lecito introdurre una certificazione verde che ha una durata così lunga? Stando a quanto riporta lo stesso focus di Repubblica, la durata dell'immunità non dovrebbe essere considerata “un valore netto”. A distanza di sei mesi dall'inoculazione del siero, gli immunizzati entrano in una “zona grigia” (come l'ha definita Repubblica), che non dispensa certezze in merito alla protezione. Insomma, la certificazione verde potrebbe indurre il possessore a pensare di essere immunizzato senza esserlo, diventando un pericolo per sé e per gli altri. CONTINUA A LEGGERE..

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