Pierpaolo Sileri ha rilasciato una lunga intervista a Radio Cusano Campus, in cui ha parlato del Green Pass e dei profughi ucraini
Continua a tenere banco la querelle sulla durata del Green Pass, ancora in vigore nonostante la curva dei contagi sia ormai scesa da dverse settimane a questa parte, attestandosi su livelli rassicuranti. L’intento del governo è quello di alleggerire le misure di restrizione già a partire dall’1 aprile, ma ancora alcune questioni rimangono aperte. In un’intervista concessa a Radio Cusano Campus, il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto il punto della situazione parlando di un processo di rimodulazione e rimozione delle misure restrittive che proseguirà anche nei prossimi giorni.
Il Green Pass non sarà eterno
Secondo il Sottosegretario del governo Draghi, il Green Pass ha svolto una funzione importante per consentire ai cittadini e agli imprenditori di poter svolgere le proprie attività in sicurezza, ma ha anche specificato che la Certificazione Verde “non può e non deve essere eterna”. Nella sua intervista, Sileri ha poi chiarito che “a fronte di un lieve incremento di nuovi casi di positività in Italia, non è il caso di allarmarsi in maniera eccessiva”. Anche perché la variante circola in modo capillare insieme alle sottovarianti, ma il rischio clinico rilevato non è maggiore.
L’invito a completare la vaccinazione
Sileri ha anche invitato i cittadini che non hanno completato il ciclo primario di vaccinazione a completarlo con la dose di richiamo, anche per farsi trovare pronti in vista del prossimo autunno qualora dovesse verificarsi un riacutizzarsi dei contagi. Come già accaduto lo scorso autunno, la curva dei contagi potrebbe tornare a rialzarsi improvvisamente con l’arrivo delle prime correnti fredde, e si potrebbero nuovamente presentare altre criticità per la tenuta del sistema sanitario. CONTINUA A LEGGERE..
Le parole di Sileri sui profughi
Sileri ha poi rivolto un pensiero anche i profughi provenienti dall’Ucraina ricordando però che tutti i profughi provenienti dal fronte di guerra sono stati sottoposti a tampone ed eventualmente sono stati isolati o sottoposti in quarantena in caso di positività. A tutti è stata offerta la vaccinazione anti covid e tutti dovranno comunque rispettare le norme sanitarie in vigore nel nostro paese per contenere l’epidemia. Il Sottosegretario ha anche invitato i 250.000 ucraini che già vivono in Italia ad adoperarsi per consentire ai profughi connazionali un migliore processo di integrazione e di rispetto delle normative e delle regole.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.