Green pass obbligatorio per i dipendenti, ecco l'avviso pubblicato dall'azienda

Un'azienda ha imposto il tampone obbligatorio a chi non ha il green pass, ecco cosa è successo

Green pass, i tamponi molecolari dureranno 72 ore - Foto PixaBay.com
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Green pass obbligatorio per i dipendenti, ecco l'avviso pubblicato dall'azienda

Un'azienda di sementi ha imposto il tampone rapido obbligatorio ogni 72 ore, con costo di 25 euro che verrà scalato dallo stipendio del dipendente. Questa decisionescatterà dal 23 agosto. Si tratta dell'azienda Suba Seed che ha sede a Longiano nel Cesenate. Il tampo sarà obbligatorio per i lavoratori che non hanno il green pass rilasciato dopo il completamento del ciclo vaccinale, come riporta ilrestodelcarlino.it. Leggi anche: Arrivano i tamponi salivari lecca-lecca, ecco come funzionano e perché non spaventano i bambini

La risposta dei sindacati

La ditta ha indicato il laboratorio dove andranno fatti i tamponi rapidi e ha specificato che il costo verrà detratto dallo stipendio. I sindacati però rispondono: “Non si può, serve una legge nazionale“. I sindacati Cgil, Cisl e Uil fanno presente che non c'è alcuna norma che autorizzi i datori di lavoro a prendere provvedimenti su questioni di salute pubblica, che devono rifarsi esclusivamente a leggi dello Stato e non a regolamenti interni. Leggi anche: Tampone e Green Pass low cost, ecco le farmacie dove conviene farlo

Le ragioni dell'azienda

La Suba Seed fa presente che questa decisione è stata adottata “ai fini della salute e sicurezza“. L'azienda indica anche il laboratorio dove andare a sottoporsi al tampone e specifica che  se viene fatto in orario di lavoro è anche necessario segnalare l'entrata e l'uscita tramite il badge. I sindacati guardano con preoccupazione all'utilizzo del Green Pass nei luoghi di lavoro. Leggi anche Coronavirus, il Cts propone l’obbligo vaccinale in autunno: ecco perché

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I sindacati chiedono una norma

I sindacati fanno presente che vaccinarsi è un dovere sociale e si sono attivati per raggiungere questo importantissimo obiettivo. Serve però anche una norma che porti chiarezza nei luoghi di lavoro onde evitare che siano le aziende a farsi leggi interne a proprio uso e consumo che rischiano di creare anche caos. Lo fanno sapere in una nota le sigle sindacali

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.