Hai una camminatura lenta ? Potrebbe essere la spia di una futura grave malattia invalidante

Un test di deambulazione potrebbe smascherare i potenziali rischi di sviluppare gravi forme di demenza

Morbo di Alzheimer, un test di demabulazione può smascherarlo (Foto: Pixabay)
1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Con un test di deambulazione effettuato a 45 anni è possibile scoprire in anticipo se l'individuo svilupperà forme gravi di demenza

I test di deambulazione in età precoce potrebbero indicare con sufficiente precisione la possiblità di sviluppare in futuro demenza e morbo di Alzheimer. E' questo il risultato di uno studio della Duke University, il cui autore principale è il neuroscienziato Line Rasmussen. Camminare lentamente può essere percepito come un segno dell'invecchiamento precoce di una persona, già all'età di 45 anni e può essere una spia di demenza o di morbo di Alzheimer. Secondo questo studio, anche la salute dei polmoni, dei denti e del sistema immunitario in giovane età rivelerebbero le potenzialità di soffrire in futuro di queste patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale.

L'importanza degli screening in età infantile

Secondo questa ricerca, già dall'età di tre anni utilizzando test di agilità mentale si possono trarre sufficienti indicazioni sul rischio di poter sviluppare demenza o Alzheimer. Per questo motivo sarebbe utile effettuare degli screening infantili per il morbo di Alzheimer e altre condizioni potenzialmente letali. Una diagnosi tardiva è responsabile dei fallimenti di alcuni studi sui farmaci, i quali, se vengono somministrati troppo tardi potrebbero non impedire l'evoluzione della patologia.

I camminatori lenti hanno un'aspettativa di vita inferiore

Uno degli autori senior di questo studio, il professor Terrie Moffitt del King's College di Londra, ha evidenziato, in un articolo pubblicato su Dailymail che i camminatori lenti a settanta o ottanta anni tendono a morire prima dei camminatori più veloci della stessa età. Ma una camminata lenta anche in età prescolare potrebbe già essere indice di vecchiaia precoce e per questa ragione è opportuno intervenire tempestivamente effettuando gli appositi screening già in età infantile.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

I risultati di uno studio neozelandese

Uno studio a lungo termine su 904 persone nate lo stesso anno a Dunedin, in Nuova Zelanda ha evidenziato come i camminatori lenti all'età di 45 anni hanno un volume medio di sostanza grigia e bianca, uno spessore corticale e una superficie del cervello inferiore alla media. Non solo. I camminatori lenti presentano anche piccole lesioni ad alcuni vasi sanguigni.

Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, include anche dell scansioni MRI (risonanza magnetica) effettuate nel corso della ricerca a lungo termine. Anche l'età facciale può rivelare invecchiamento precoce. Il viso delle persone che potrebbero sviluppare demenza o morbo di Alzheimer appare generalmente più invecchiato rispetto agli altri individui della stessa età.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Il numero di persone che soffrono di demenza è destinato a salire nei prossimi anni

La velocità dell'andatura può essere un valore spia della salute e dell'invecchiamento nei pazienti geriatrici. Sarà importante, come sottolinea il dottor Rasmussen, analizzare la velocità dell'andatura ed effettuare un imaging cerebrale anche nei bambini, al fine di poter intervenire tempestivamente. L'Alzheimer e altre forme di demenza colpiscono 850.000 persone solo nel Regno Unito – e il numero salirà a 2 milioni entro il 2050. I segni di cattiva salute possono essere rilevati nella mezza età con un semplice test di deambulazione.

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3


Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.