“Il Ssn è sull’orlo di un baratro”: l’allarme lanciato dal presidente di Fnomceo
Il Servizio sanitario nazionale è da tempo in estrema difficoltà: ora, però, “siamo in una situazione in cui il Servizio sanitario nazionale non regge più, siamo sull’orlo di un baratro e ci vorrà molto poco per scivolare nel burrone verso la fine del sistema solidaristico e universalistico”. È questo l’allarme lanciato da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.
L’avanzata dei sistemi assicurativi privati
Anelli, ai microfoni dell’Adnkronos, ha spiegato che andremo verso la fine del Ssn “se non riusciremo a trovare le risorse per avere personale sufficiente e motivato”: di conseguenza assisteremo all’avanzata di sistemi assicurativi che lasceranno indietro i meno abbienti. “I medici se ne stanno andando, sia quelli ospedalieri sia quelli di famiglia, perché il sistema non è più attrattivo, la loro qualità di vita è peggiorata e preferiscono andare a lavorare in una cooperativa o o all’estero”.
“Si svilupperà una sanità di serie A e una di serie B”
Le prospettive, insomma, sono preoccupanti: entro pochi anni il Servizio sanitario nazionale potrebbe cambiare radicalmente rispetto a come lo conosciamo ora. “Già oggi molti italiani dei ceti medio-alti utilizzano il sistema assicurativo come sostitutivo di quello dello Stato. Se non si investiranno risorse per mantenere o attirare professionisti il Ssn sarà sempre meno efficiente ed efficace e un sistema assicurativo sarà il passo successivo. A quel punto si svilupperà una sanità di serie A e una di serie B”.
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La maggioranza degli italiani apprezza la sanità pubblica in Italia
Le difficoltà del Servizio sanitario nazionale sono palesi da diversi anni e si sono accentuate con la pandemia di Coronavirus. A dispetto di ciò, comunque, la maggioranza degli italiani – il 58% – apprezza la sanità pubblica del nostro Paese: secondo un sondaggio Ipsos per Amref, il 50% la ritiene di buona qualità e l’8% di ottima qualità. Dall’altra parte, però, i medici hanno lanciato l’allarme su un sistema che è al collasso.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.