I NAS denunciano la situazione disastrosa delle mense scolastiche, una su tre è irregolare: ecco le carenze più gravi
Durante i controlli effettuati dai Nas sono stati sequestrati circa 700 kg di cibo in assenza di tracciabilità: ecco il quadro drammatico della situazione
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I Nas hanno elevato sanzioni per 240 mila euro e hanno deferito alla magistratura 22 gestori di mense: 9 strutture sono state sequestrate
Non è di certo confortante il quadro che è emerso dal controllo a tappeto effettuato dai Nas sulle mense italiane. Il nucleo specializzato dei Carabinieri ha passato al setaccio le varie mense sparse sul territorio italiano controllandone, nello specifico, 1.058 per saggiarne la qualità del cibo e il suo stato di conservazione, oltre allo stato di conservazione dei locali. Circa un terzo delle mense controllate è risultato presentare delle anomalie più o meno gravi.
Tutte le irregolarità registrate
I NAS hanno controllato le mense delle scuole di ogni ordine e grado, sia delle scuole pubbliche che di quelle private. Dalle verifiche è emerso che ben 341 sono risultate irregolari, per questo motivo sono state elevate sanzioni per 240 mila euro. Addirittura in 9 mense i Nas sono stati costretti ad applicare la misura più severa e cioè il sequestro per carenze igienico-sanitarie e strutturali, soprattutto per la presenza di umidità e di muffe.
Le altre carenze registrate
Sono state accertate violazioni molto frequenti nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d'igiene nei locali di preparazione dei pasti. Irregolarità sono state anche riscontrate nella gestione del personale per la carenza di qualifiche e di preparazione professionale. Complessivamente sono stati sequestrati circa 700 kg di cibo in assenza di tracciabilità. Sono 22 i gestori dei servizi-mensa che sono stati deferiti alla magistratura per frode ed inadempienze in pubbliche forniture, per il cattivo stato di conservazione degli alimenti e per violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. CONTINUA A LEGGERE…
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Le irregolarità nella gestione dei prodotti
In alcuni casi, come avvenuto in una mensa controllata a Caserta, è stata accertata la presenza di cibo di qualità inferiore a quella prevista nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni. Ad esempio, il Parmigiano DOP è stato rimpiazzato con formaggi di minore qualità, mentre venivano impiegate uova convenzionali anziché quelli provenienti da agricoltura biologica. Molti prodotti spacciati per freschi in realtà erano stati surgelati. Il caso più eclatante riguarda un istituto in provincia di Caserta, dove la pasta con le patate veniva fatta senza la presenza dell'alimento principale, e cioè le patate.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.