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Giovedì 14 Novembre
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I supercibi che ci aiutano ad allontanare i rischi di sviluppare l’Alzheimer

La ricerca mostra che mangiare grassi sani, carotenoidi, vitamina E e colina promuove la salute cognitiva e cerebrale

I supercibi che ci aiutano ad allontanare i rischi di sviluppare l’Alzheimer
Alzheimer, i cibi che lo prevengono (Foto Pixabay)

Gli effetti della Dieta Mind per prevenire il rischio di Alzheimer ormai sono stati dimostrati in modo inequivocabile: i cibi da evitare

Anche se ci sono alcune cose che non possiamo controllare quando si tratta della salute del nostro cervello, come l’invecchiamento cellulare, la dottoressa Annie Fenn, medico, chef e autrice di The Brain Health Kitchen: Preventing Alzheimer’s Through Food, ha spiegato che ciò che mangiamo è davvero importante per la salute del cervello, sia ora che in futuro. Il Global Council on Brain Health include addirittura il “mangiare bene” come uno dei sei pilastri per la salute del cervello, insieme alla connessione sociale, alla stimolazione mentale, alla gestione dello stress, all’attività fisica e al buon sonno.

La dieta sperimentata dagli scienziati

Secondo Fenn, la dieta MIND (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay) è uno spin-off specifico per il cervello della dieta mediterranea, creato proprio allo scopo di sperimentare un impatto positivo sul rischio di Alzheimer. Per il momento questo esperimento sembra funzionare davvero perchè contribuirebbe a ridurre fino al 53% il rischio di sviluppare questa malattia che colpisce soprattutto la memoria. La ricerca mostra che mangiare grassi sani, carotenoidi (che conferiscono a molti frutti e verdure le loro tonalità colorate), vitamina E e colina promuove la salute cognitiva e cerebrale e ritarda l’invecchiamento cerebrale.

I cibi da eliminare

Gli esperti hanno consigliato vivamente di ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, come cibi fritti e carni lavorate, così come quelli ricchi di zuccheri, come bevande zuccherate e caramelle. Un piccolo studio ha scoperto che un maggiore apporto di zucchero negli anziani è collegato al doppio del rischio di sviluppare l’Alzheimer, con ogni aumento del 10% delle calorie derivanti dallo zucchero totale che aumenta il rischio di demenza di circa il 40%. Sebbene il cervello rappresenti solo il 2% del nostro peso corporeo, consuma il 20% delle nostre calorie e dell’ossigeno, essendo la parte più complessa e il centro di controllo del nostro corpo.

Fragole e salmone

Le fragole, ad esempio, sono ricche di flavonoidi, antociani e vitamina C, che forniscono benefici antinfiammatori e antiossidanti. In uno studio osservazionale del 2019, i ricercatori hanno scoperto che mangiare fragole almeno una volta alla settimana riduceva il rischio di Alzheimer del 34%.

Con il picco di maturazione delle fragole durante l’estate, il periodo attuale è quello perfetto per provare ad aggiungerle ai fiocchi d’avena, allo yogurt e alle insalate o semplicemente a gustarle come spuntino dolce. Anche il salmone rappresenta una delle migliori fonti di omega-3 DHA (acido docosaesaenoico) di origine marina, che può aiutare a ridurre il rischio di Alzheimer e demenza, secondo la Cleveland Clinic. Una porzione di salmone cotto fornisce più di 1.000 milligrammi di acidi grassi omega-3 EPA e DHA, superando di gran lunga la dose giornaliera raccomandata dagli scienziati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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