Ictus, ecco quali sono i segnali cui prestare attenzione e perché è importante intervenire subito. I dettagli
L’ictus è la terza causa di morte in Italia. Come causa di morte si pone subito dietro le malattie cardiovascolari i tumori. Questa patologia ogni anno colpisce almeno duecentomila persone. Esistono due tipi di ictus, quello ischemico e quello emorragico. L’ictus ischemico è il più frequente e si verifica alla comparsa di un trombo,ovvero coagulo di sangue che restringe il diametro del vaso. Questo evento interrompe o limita in quella zona la circolazione del sangue, con le cellule nervose che smettono di funzionare, come spiega la dottoressa Simona Marcheselli ad Humanitas. L’ictus emorragico è invece un evento più raro e può rivelarsi fatale. Si hanno difficoltà a parlare e a comprendere gli altri, visione doppia oppure offuscata, impossibilità a muovere una metà del corpo.
I sintomi
I sintomi sono un improvviso intorpidimento o debolezza a livello del viso, del braccio o della gamba di una metà del corpo, un senso di confusione improvvisa, forte mal di testa, senza causa apparente, difficoltà a parlare e a capire gli altri, improvvisa difficoltà visiva da un occhio, difficoltà nella deambulazione, vertigini e a difficoltà nella coordinazione, nausea e vomito.
Chi colpisce e le cause
L’ictus in genere colpisce più comunemente le persone che hanno superato i 65 anni, ma un caso su centomila riguarda pazienti con meno di 45 anni. Incidono sovrappeso e obesità, cattiva alimentazione e fumo. Lo stile di vita è importante. Un’alimentazione sana, con poco sale, pochi grassi animali e ricca di frutta, verdura e proteine vegetali è fondamentale. È bene non fumare e svolgere costante attività fisica. L’incidenza di uno scorretto stile di vita riguarda anche le donne e il 43% dei casi di ictus è al femminile.
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Come intervenire
In caso di ictus ischemico si utilizzano farmaci in grado di sciogliere il trombo che causa l’ostruzione dell’arteria, ristabilendo così il normale flusso di sangue. La cura deve essere tempestiva, quindi è fondamentale riconoscere subito i sintomi. Bisogna invece controllare la pressione con una terapia farmacologica per l’ictus emorragico. Nei casi più seri è necessario anche un intervento chirurgico. Per recuperare è fondamentale che il paziente segua con costanza e impegno il percorso di riabilitazione.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.