
In realtà si tratta di una falsa percezione condizionata da molteplici fattori: ecco quali sono
Nella giornata di domenica festeggeremo la Santa Pasqua, una festa tradizionalmente legata al consumo abbondante di uova di cioccolata, uno dei simboli di questa festa. In molti pensano che la cioccolata delle uova pasquali sia più buona di quella che in genere mangiamo quotidianamente, ma è davvero così? Esiste davvero una differenza tra il cioccolato pasquale e quello che compriamo tutti i giorni nei supermercati?
Le differenze reali e quelle immaginate
In realtà, secondo recenti studi scientifici, la differenza non riguarda tanto gli ingredienti quanto il modo in cui percepiamo il cioccolato quando lo mangiamo durante le festività pasquali. In realtà gli ingredienti e i nutrienti del cioccolato a forma di uovo di Pasqua sono gli stessi di quelli che sono contenuti nella cioccolata che acquistiamo giornalmente. Hanno tutte le medesime proteine, quantità di grassi analoga e stessi livelli di zuccheri. La differenza che percepiamo, dunque, può essere addebitata più a una questione di gusto, consistenza e odore, che ad una reale differenza al palato.
La percezione al palato
I sapori della cioccolata tendono a sciogliersi nella saliva, penetrando nei pori gustativi della lingua. Nel caso del cioccolato, percepiamo il sapore come dolce (zucchero), grasso (burro di cacao) e potenzialmente amaro (caffeina e altri composti a base di cacao). Tutto quello che fa la differenza è la “sensazione al palato”. La morbidezza, la cremosità e la sensazione di untuosità contribuiscono a dare sensazioni particolari al palato anche quando mangiamo cioccolato (ma non solo). Il fatto di ritenere il cioccolato di forma rotonda più cremoso del cioccolato di forma angolare è solo una nostra percezione che non ha alcun fondamento.
Conclusione
Anche il modo con il quale gustiamo la cioccolata può modificarne il sapore. Secondo un recente studio, chi mastica tende a deglutire il cioccolato più velocemente e potrebbe percepirne un sapore più debole a causa del tempo più breve necessario affinché gli aromi vengano rilasciati. Il fatto che mangiare le uova di Pasqua venga associato dal nostro cervello ad un rituale familiare condiviso, può far sembrare speciale il cioccolato pasquale. Insomma, la percezione del gusto può essere condizionata da tanti fattori che nulla hanno a che fare con gli ingredienti e la qualità del prodotto stesso.
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