Il coronavirus non è solo una banale influenza: ecco perché e come ci colpisce il virus
I professori Sergio Rosati e Luigi Bertolotti spiegano perché il coronavirus non è una semplice influenza e i motivi per cui non va sottovalutato
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Il coronavirus non è solo una banale influenza: ecco perché e come ci colpisce il virus
Il coronavirus non è una banale influenza: a precisarlo sono Sergio Rosati e Luigi Bertolotti, professore ordinario (Malattie infettive degli animali) e professore associato, i quali hanno chiarito l'equivoco tra la popolazione che il COVID-19 sia poco più di una classica sindrome influenzale. Certo, come ampiamente spiegato nei giorni scorsi non si tratta di una malattia mortale né ultra pericolosa, ma non va assolutamente sottovalutata per una serie di motivi spiegati dagli esperti in una lettera pubblicata sul sito ufficiale della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani.
L'assenza di memoria immunologica
Il coronavirus è una patologia completamente nuova, mai vista prima al mondo, di conseguenza il nostro organismo non ha memoria immunologica e si ritrova sprovvisto degli strumenti per contrastarla da solo (senza l'intervento dei medici). “Inoltre in mancanza di misure di controllo – spiegano i due esperti – avrebbe un andamento epidemico, arrivando ad interessare una larga fascia della popolazione prima di cominciare a rallentare la progressione. Questo significa che, anche senza presentare forme gravi, una gran parte della popolazione in età lavorativa sarebbe bloccata per settimane con immaginabili ripercussioni sull’economia nazionale. Quindi ben vengano le misure di restrizione attualmente in uso per arginare almeno i principali focolai epidemici”.
Il contagio facile
Inoltre il coronavirus si insinua molto facilmente tra la popolazione, passando da un individuo all'altro in “gran scioltezza", altro fattore che ha tenuto (e tiene tuttora) l'Italia in allerta costante. “Il legame con il recettore cellulare – proseguono i prof. Rosati e Bertolotti – è venti volte più forte rispetto al virus della SARS. Inoltre presenta siti per le proteasi cellulari simili a quelli dei virus influenzali associati a peste aviare ad alta patogenicità (furin-like) quindi potenzialmente in grado di dare forme a maggior tropismo tissutale, essendo queste proteasi espresse in molti tessuti”. Ultimo, ma non ultimo, a far più attenzione devono essere proprio i nostri anziani, i più soggetti a finire in terapia intensiva o perdere la vita a causa del coronavirus che si evolve in polmonite fulminante. Dunque, ok non allarmarsi e non esagerare chiudendoci in clausura, ma attenzione a non sottovalutare la minaccia!
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Il vademecum per tenere lontano il coronavirus
L'Istituto Superiore della Sanità Italiana e il Ministero della Salute hanno rilasciato un vademecum di dieci consigli, suggerimenti e indicazioni per evitare il coronavirus e sfatare alcuni tabù. Eccolo:
1 – Lavarsi spesso le mani
2 – Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3 – Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se non sono pulite
4 – Coprire bocca e naso se si starnutisce
5 – Non assumere antibiotici o antivirali se non sono stati prescritti dal medico
6 – Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol
7 – Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate
8 – I prodotti Made in China e i pacchi provenienti dalla Cina non sono pericolosi
9 – Contattare il numero verde 1500 se si ha febbre/tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
10 – Gli animali da compagnia non diffondono il coronavirus
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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