Il direttore di Altamedica smentisce i dati: "Il 72% dei contagiati è vaccinato, inutile attaccare chi non si vaccina..."

Secondo il direttore del Laboratorio Altamedica di Roma non sarebbe corretto parlare di pandemia dei non vaccinati

Il professor Claudio Giornalindo (foto: youtube)
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Le rilevazioni del Laboratorio Altamedica di Roma e le parole del professor Giorlandino

La strategia che mira a prevenire la diffusione del virus in Italia, a quanto pare, risulterà incentrata sull'attuazione di restrizioni verso chi non è ancora vaccinato. Tuttavia, c’è già chi grida allo scandalo, asserendo che parlare di pandemia dei non vaccinati sia assolutamente sbagliato. Nell’intervallo di tempo tra il giugno e il novembre di quest’anno, il Laboratorio Altamedica di Roma ha riscontrato ben 866 nuovi casi di Covid-19 tramite analisi RT-Pcr. Il 72% di questi, vale a dire 623, riguardavano soggetti vaccinati; il 28% invece erano soggetti non vaccinati. Soffermandoci sui 623 vaccinati, occorre precisare che 496 avevano fatto entrambe le vaccinazioni, mentre 127 solo una). Da leggere anche Super Green Pass, tutto ciò che c'è da sapere: a chi spetta e a cosa serve

I dati

Restando sempre sui vaccinati, il 59% del campione è rappresentato da donne, ossia 368. Il restante 41% da uomini, vale a dire 255. Tra i vaccinati risultati positivi, il 31% è asintomatico, ossia 191 individui; il 69%, cioè 432 presentava i classici sintomi da Covid-19. Il 7%, cioè 43 persone, ha avuto complicazioni tali che è stato necessario il ricovero in ospedale. L’1%, ossia 7 individui, è deceduto. Fra i non vaccinati, il 67% presentava sintomi (162 individui); il 12% è finito in ospedale e il 2% è deceduto. Lo studio effettuato dall’Istituto di Ricerca e Diagnostica Altamedica di Roma è stato poi sottoposto al giudizio dell’autorevole Journal of Medical Virology.

La minaccia del Covid-19 persiste

Il problema del virus da Covid-19 continua ad interessare incessantemente tutto il mondo. Ad oggi si contano 265 milioni di casi su scala internazionale. Ma qual è la strategia adottata in Italia per prevenire il problema? Come già anticipato in precedenza, in Italia si mirerà a focalizzare l’attenzione e le restrizioni per i non vaccinati. A detta del Professor Claudio Giorlandino, dirigente dell’istituto romano che ha condotto la ricerca, i vaccinati corrono molto meno rischi di imbattersi in malattie gravi. Tuttavia, ciò non toglie che possano essere fonte di trasmissione della malattia. Ragion per cui parlare di pandemia dei non vaccinati e procedere a restrizioni mirate solo per colpire chi non ha ancora fatto le due dosi, potrebbe essere un azzardo. CONTINUA A LEGGERE…


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In Italia l’immunità di gregge è vicina

Dai vaccini, pertanto, a detta di numerosi esperti, deriverebbe un senso fittizio di sicurezza. La principale speranza, almeno per il momento, sarebbe rappresentata dall’immunità di gregge che in Italia non è poi così lontana. Ovviamente non vanno trascurate tutte le misure di profilassi e di igiene che aiutano a ridurre la diffusione del virus.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.