Il distacco di retina: come riconoscerlo e curarlo. Sintomi e primi segnali
Il distacco di retina: come riconoscerlo e curarlo. Intervista di Benedetta de Mattei al Prof. Filippo Missiroli
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Il distacco di retina: come riconoscerlo e curarlo
Benedetta de Mattei ha intervistato per Centro Meteo Italiano il Prof. Filippo Missiroli -Ricercatore – Professore Aggregato Malattie Apparato Visivo dell’Università Tor Vergata di Roma.
Cosa è il distacco di retina?
È un problema dell’occhio che interessa più comunemente adulti e anziani e più facilmente pazienti con forte miopia. Spesso in pazienti con storia di distacco di retina tra i familiari
Perché si verifica?
La retina è un foglietto trasparente sottile, sensibile alla luce, che riveste la parete interna del bulbo oculare analogamente alla carta da parati che riveste i muri di una stanza. La maggior parte dei distacchi di retina sono causati dalla presenza di una o più piccole rotture o fori sulla ratina. Questo avviene perché con il passare degli anni, ed in particolare negli occhi miopi, la retina più periferica va incontro ad un processo di degenerazione che la rende più sottile e fragile. La causa determinante di queste rotture è lo scollamento del corpo vitreo dalle pareti retiniche. Il vitreo è una gelatina perfettamente trasparente che riempie il bulbo oculare ed è adeso tenacemente in più punti alla retina. Quando questa gelatina si disidrata si retrae su sé stessa e, diventando più piccola, si separa dalla retina. Questo accade fisiologicamente con l’età. In alcuni casi, al momento dello scollamento, il vitreo separandosi dalla retina determina una trazione più forte e la strappa dando luogo proprio a rotture o fori retinici. Attraverso questi fori e rotture il fluido che è presente all’interno dello spazio vitreale può defluire sotto la retina separandola dal piano su cui è adagiata e dà luogo al distacco. La retina una volta staccata smette di funzionare correttamente fino a causare una macchia cieca nel campo visivo. Bisogna aggiungere che alcuni distacchi non sono causati da fori o rotture retiniche ma da da altre malattie. In alcuni casi infatti il distacco è secondario a tumori, diabete o ad altre patologie.
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Quali sono i sintomi e i primi segnali di un distacco di retina?
I disturbi più comuni sono la visione di corpi mobili e lampi luminosi. Ma questi sintomi però non sono esclusivi del distacco di retina. Il vitreo quando si scolla dalle pareti retiniche determina una trazione più o meno forte sulla retina provocando una stimolazione meccanica su di essa che si traduce in impulso luminoso. In presenza di questi sintomi occorre quindi farsi subito controllare il fondo oculare per escludere la presenza di rotture o fori. Nei casi in cui il distacco è già avvenuto possono comparire dei deficit del campo visivo e se il distacco coinvolge la regione maculare il paziente lamenterà anche una riduzione della visione centrale.
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Come si cura?
Nei casi in cui si ha una rottura o un foro ma senza distacco è sufficiente un trattamento laser intorno alla lesione con lo scopo di saldare la retina circondando bene la lesione. Nel giro di un mese circa il processo di cicatrizzazione del trattamento laser assicura una buona saldatura della retina allo strato sottostante e impedisce che il fluido possa passare sotto. In assenza del trattamento, il fluido, passando attraverso la rottura, si insinua sotto la retina distaccandola. In questi casi il laser non può più essere effettuato e occorre intervenire chirurgicamente.
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Esistono due diverse tecniche chirurgiche entrambe valide ma con indicazioni cliniche diverse. Quella detta ‘ab externo’ o cerchiaggio e quella ‘ab interno’, la vitrectomia. la prima ha lo scopo di ridurre le trazioni tra vitreo e retina stringendo attorno al bulbo una specie di fascetta di materiale biocompatibile. La seconda consiste in un approccio diretto all’interno del bulbo oculare attraverso tre piccolissime incisioni in cui passano sottili sonde per rimuovere il vitreo e riaccollare la retina mediante lo scambio di diverse sostanze gassose e liquide. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un intervento ma in alcuni casi occorre re-intervenire nuovamente. Le possibilità di successo sono di solito buone con un recupero funzionale migliore nei casi operati nelle prime 48-72 ore dalla comparsa del distacco.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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