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Martedì 12 Novembre
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Il pesce in scatola riduce il rischio di colon al retto: i risultati di una ricerca

La ricerca ha dimostrato che chi chi ha introdotto nella propria dieta il consumo di pesce in scatola, riduce del 34% le probabilità di ammalarsi di tumore

Il pesce in scatola riduce il rischio di colon al retto: i risultati di una ricerca
Sardine in scatola - Foto Pixabay

Il consumo frequente di pesce in scatola riduce i rischi di sviluppare alcune forme aggressive di tumore

Ormai è nota l’importanza del consumo di pesce fresco in una dieta sana ed equilibrata, per evitare l’insorgere di determinate patologie cliniche. Quello che però non tutti sanno è relativo anche al fondamentale contributo che è dato dal consumo di pesce in scatola, in particolare tonno e sgombro sott’olio, per contribuire non solo a mantenere uno stato di salute ottimale ma in particolare a prevenire l’insorgenza di alcune tipologie di tumore, come quello al colon e al retto. Questi sono i risultati ai quali è pervenuta una ricerca in materia condotta dall’IRCCS di Milano in collaborazione con l’IIPH e l’Università degli studi di Milano.

Come è stato condotto lo studio

Lo studio è stato condotto fra il 1992 e il 2010 e ha coinvolto una platea molto ampia, in particolare 2.419 pazienti ai quali era già stato diagnosticato un tumore al colon-retto e 4.723 che invece non avevano mai effettuato dei controlli per accertare la presenza o meno della patologia. I risultati sono stati molto interessanti: la ricerca, infatti, ha dimostrato che chi chi ha introdotto nella propria dieta il consumo di pesce in scatola, riduce del 34% le probabilità di ammalarsi di un tumore di questo tipo. Se si pensa che il tumore colon-rettale è una delle patologie con la più alta incidenza di mortalità che colpisce sia i Paesi con alto reddito che quelli con un reddito medio o basso, si può capire l’importanza di questa scoperta.

I consigli degli esperti

Ovviamente non basta una sola scatoletta per ottenere questi risultati: gli esperti consigliano un consumo di almeno due porzioni a settimana, pari ad 80 grammi ciascuna. Tra l’altro il pesce in scatola è un alimento che fa bene, visto che è cotto a vapore e poi conservato immediatamente sott’olio, senza la presenza di additivi e conservanti chimici, quindi è salutare e può essere introdotto in ogni dieta. Inoltre è un alimento che presenta un ottimo rapporto fra la qualità e il prezzo, davvero alla portata di ogni tasca. CONTINUA A LEGGERE…

Il ruolo dei grasssi Omega-3

Secondo gli studiosi, i benefici legati al consumo di pesce in scatola sono dovuti alla presenza di un’elevata quantità in particolare degli acidi grassi omega-3 ma anche di altre sostanze altamente nutritive che sono di norma caratterizzanti del pesce, sia fresco che congelato. Il Dott. Giuseppe Remuzzi, a capo dell‘Istituto Mario Negri nonché vicepresidente di IIPH, sottolinea non solo l’importanza di questa scoperta ma pure l’utilità della ricerca che si pone nel solco della politica della fondazione, sempre più interessata a verificare quale sia l’impatto dei diversi alimenti di uso comune sulla vita e sulla salute delle persone che li consumano.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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