La variante Omicron ormai sta per diventare predominante secondo l’Oms
La nuova variante Omicron del Coronavirus sembra non volere mollare la presa. Secondo quanto affermato da Catherine Smallwood, una delle principali responsabili dell’Oms Europa, il rischio correlato alla diffusione del virus rimane elevato in ogni parte del mondo. La variante Omicron sembra, dunque, destinata a diventare predominante e la malattia, seppur più lieve, porterà ad un drastico aumento del numero dei ricoveri. Queste previsioni trovano, inoltre, conferma nei continui monitoraggi da parte degli organi preposti: l’occupazione dei posti letto in reparti ordinari e terapie intensive è, difatti, in aumento ed alcune regioni sono già prossime alla soglia critica. Secondo l’Oms, dunque, evitare la quarta ondata è ormai impossibile anche se esistono dei rimedi per evitare che la situazione possa degenerare. Da leggere anche Cala il prezzo delle mascherine FFP2, ecco quanto costeranno
Cosa sappiamo sulla variante Omicron
Le informazioni in possesso sulla variante Omicron del coronavirus sono, allo stato dell’arte, ancora insufficienti e non è, quindi, possibile stabilire in modo preciso gli effetti della mutazione. L’apparente ridotta gravità della malattia può, difatti, essere dovuta a caratteristiche intrinseche della variabile stessa o al particolare identikit dei soggetti risultati positivi. Questi ultimi sono, infatti, per la maggior parte giovani in buona salute a cui sono state somministrate almeno due dosi di vaccino.
Cosa fare per uscire dall’incubo pandemia
Le incertezze sono dunque tante ma una cosa, secondo Hans Henri P. Kluge (direttore regionale di Oms Europa), è certa: la quarta ondata è arrivata e nessuno sforzo la potrà arginare. Alla luce di ciò, è indispensabile ridurre la catena di trasmissione ed aumentare le inoculazioni del vaccino. Queste azioni, come sottolineano esperti virologi, sono essenziali per salvare il maggior numero possibile di vite umane e ridurre la pressione sulle strutture sanitarie che vedono aumentare, giorno dopo giorno, il numero di pazienti ricoverati nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. CONTINUA A LEGGERE…
Le speranze dell’Oms
Il 2022, secondo il direttore generale dell’Oms, può però rappresentare l’anno della svolta e l’uscita dalla pandemia sembra non essere così lontana. Il coronavirus non scomparirà certamente, ma la speranza è che si trasformi in un virus endemico diventando una sorta di influenza stagionale. La vaccinazione rimarrà uno strumento fondamentale per contenere il virus e le aziende farmaceutiche saranno nuovamente in prima linea per adattare i vaccini alle future varianti.
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