Il presidente dell'Oms ammette: "La terza dose non è urgente e non ha senso vaccinare i bambini.."

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In una recente intervista, Tedros ha ribadito l'esigenza di somministrare le prime dosi ritenendo prematuro il booster

Sta facendo discutere la recente uscita del direttore generale dell'Oms, Tedros Ghebreyesus, che avrebbe ritenuto non urgente vaccinare gli adulti con la terza dose, ritenendo altresì inutile la vaccinazione dei bambini contro il Covid. Una presa di posizione che non mancherà di rafforzare il muro “ideologico” che separa le due fazioni che si stanno contrapponendo sulla questione spinosa della vaccinazione di massa contro il Covid. Da leggere anche Chi soffre d'apnee notturne ha una maggiore probabilità di decesso per Covid

L'accusa di Tedros

Tedros avrebbe ritenuto insensato inoculare la terza dose a tutti gli adulti sani o vaccinare i minori quando “nel mondo ci sono operatori sanitari o anziani alto rischio che non hanno ancora ricevuto la prima dose”. Le uniche eccezioni ammesse, secondo Ghebreyesus, sarebbero quelle relative agli immunodepressi. Il vero “scandalo”, secondo il numero uno dell'Oms sarebbe da ravvisare nel fatto che "ogni giorno vengono somministrate 6 volte più dosi booster a livello globale rispetto alle prime dosi nei Paesi a basso reddito”.

La situazione in Africa

Il fatto che i paesi che possono vantare oggi una copertura vaccinale molto ampia, stiano accumulando ancora più vaccini, sarebbe la vera incongruenza che sta indispettendo l'Oms, mentre i Paesi a basso reddito attendono ancora di ricevere la quantità di dosi necessaria per immunizzare le popolazioni. Sono attualmente due i paesi in cui la campagna vaccinale non è mai stata avviata: Eritrea e Corea del Nord'. In Africa quasi tutti i paesi sono in attesa di ricevere le dosi necessarie, ma ancora non si sa quando le vaccinazioni di massa possano partire in maniera massiccia. CONTINUA A LEGGERE…

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