Il Professor Fabrizio Pregliasco avverte: "La vera influenza si riconosce così..."

In aumento i casi in Italia di influenza Australiana: il virologo Fabrizio Pregliasco sottolinea qual è la vera influenza

The virologist of the University of Milan Fabrizio Pregliasco at the Novegro vaccination hub where he has administered doses of anti covid vaccine to Lombard citizens, Novegro, near Milan, Italy, 6 May 2021.ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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Influenza Australiana, casi in aumento

L'Influenza Australiana è in incremento, l'ultimo dato disponibile fa riferimento alla settimana dal 25 novembre al 1 dicembre 2024. La previsioni sul picco dei casi invernali diventa sempre più precisa: la stima arriva dall'Isi Foundation su incarico dell'Ecdc e dice che è previsto un aumento di contagi dell'influenza nelle prossime settimane, con una diffusione piuttosto uniforme e con la possibilità di un raddoppio dei casi settimanali entro fine dicembre. Il picco è previsto tra la fine dell'anno e l'inizio del 2025, con un trend simile allo scorso anno.

Il carico influenzale

Misurando il virus H3N2 (Australiana) tramite il carico influenzale che porta con se, Isi Foundation prevede che nel nostro Paese si mantenga sui livelli della stagione scorsa. E' attesa una diffusione più alta in Europa, previsione confermata dai primi dati ufficiali pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità. Concentrandosi sull'Italia, i dati evidenziano una diffusione dei virus influenzali piuttosto limitata e più in generale delle sindromi simil-influenzali in Italia. Inoltre, si prevede un aumento dei contagi nelle prossime settimane, con una diffusione piuttosto uniforme e con la possibilità di un raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre. Pertanto, il picco dorrebbe arrivare tra la fine dell'anno e l'inizio del 2025. E' quanto riporta Repubblica.

Le variabili in gioco

Gli esperti sottolineano che le “proiezioni sono condizionate da alcune variabili chiave, come l'efficacia del vaccino antinfluenzale, la trasmissibilità e la severità del sottotipo influenzale predominante, fattori che contribuiscono a generare un quadro incerto, soprattutto rispetto a come l'andamento dei casi si tradurrà in pressione sul nostro sistema ospedaliero“.


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Quando l'influenza colpisce pesantemente

L'influenza potrebbe colpire anche in modo pesante, caso frequente nelle persone fragili, negli anziani e nei bambini. Tuttavia, anche ad altre persone può portare sintomi della durata di giorni o che addirittura sembrano non passare. C'è bisogno di guardare al nostro sistema immunitario, a spiegare il motivo e a cosa avvenga al primo contatto con il patogeno, è il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Ospedale Galeazzi – Sant'Ambrogio di Milano. “Un concetto che si sta studiando è questo: ci sono persone in cui è prevalente la risposta immunitaria T1 (con anticorpi) e in altre la T2 (cellulare). Parlo di individui in cui esiste un equilibrio differente tra T1 e T2. Chi possiede una buona risposta T2, reagisce meglio e velocizza la risoluzione della malattia. Chi n'è carente, fatica a guarire“. Quanto detto avviene perché, quando il virus dell'influenza o un altro virus respiratorio entra nel nostro organismo, scatena una risposta cellulare e immunitaria. Se la prima non basta, la malattia prosegue.

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Se l'influenza non passa…

In linea generale, se l'influenza non passa c'è anche altro. E' sempre il professor Pregliasco a chiarirlo: “Se non c'è una sovrainfezione batterica, l'influenza si risolve normalmente in cinque giorni. Si distingue da altre forme respiratorie, come rinovirus e coronavirus, che sono meno intense nella risposta e danno un effetto più prolungato nel tempo“. Pregliasco conclude dicendo: “La vera influenza si riconosce per la peculiarità dei sintomi: febbre elevata, dolori articolari e muscolari e almeno un sintomo respiratorio. Quindi, ripeto, bisogna tenere presente questo concetto: la vera influenza non dura più di una settimana. In caso contrario si è venuta a creare una sovrainfezione batterica, oppure sono intervenute altre forme respiratorie che si protraggono nel tempo“.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.