
I segnali di ictus che possono essere rilevati negli occhi sono alcuni cambiamenti nei vasi sanguigni della retina
Secondo i risultati di una nuova ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Heart, in futuro potrebbe bastare una semplice visita oculistica per ponderare in modo affidabile il rischio di ictus. Lo studio in questione è stato svolto identificando 29 “impronte digitali” dei vasi sanguigni nella retina, lo strato di tessuto sensibile alla luce nella parte posteriore dei nostri occhi. Attraverso lo studio di queste impronte sarà possibile valutare correttamente il rischio di andare incontro ad ictus nel breve volgere di pochi mesi.
Cosa si è scoperto
Secondo questa equipe internazionale di ricercatori, attraverso questa tecnica basata sull’intelligenza artificiale, sarà possibile salvare parecchie vite umane soprattutto tenendo conto del fatto che il 90 percento degli ictus è attribuito a fattori di rischio modificabili, tra cui pressione sanguigna e cattiva alimentazione. Questi parametri retinici vanno combinati con altri fattori di rischio come sesso e età, per avere un reale potere predittivo.
Come è stato condotto lo studio
Il lavoro effettuato da questa equipe di scienziati si fonda anche su precedenti ricerche condotte come occhi e cervello e sui vasi sanguigni degli occhi. Gli ictus sono causati da interruzioni o blocchi del normale flusso sanguigno al cervello, che lo privano di ossigeno e nutrienti. La ricerca in questione è stata condotta studiando a fondo le immagini della retina scattate tramite fotografia del fondo oculare, con una fotocamera simile a un microscopio. Le immagini in questione riguardano 45.161 individui arruolati in un database di ricerca più ampio. Fra tutti questi partecipanti 749 persone hanno avuto un ictus durante il periodo coperto dal database, che in media è durato 12,5 anni.
Conclusioni
Gli scienziati hanno impiegato un approccio di apprendimento automatico AI per individuare modelli coerenti dei vasi sanguigni oculari nei volontari che avevano subito ictus, tra cui la densità e la forma dei vasi sanguigni. Sono stati individuati in totale 29 tratti vascolari retinici associati al rischio di ictus. Si è scoperto che i parametri retinici identificati dall’AI erano collegati a un aumento del 9,8-19,5 percento della probabilità di un ictus, e sono stati in grado di collegare ricerche precedenti sui vasi sanguigni oculari e sul rischio di ictus. Ricevere avvisi in anticipo sul rischio di ictus significa anche avere maggiori opportunità di fare qualcosa al riguardo e potenzialmente prevenire la progressione verso una condizione più grave.
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