Il virologo Fabrizio Pregliasco sulle festività natalizie: "Dobbiamo temere...". Le sue dichiarazioni

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I consigli dell'esperto Fabrizio Pregliasco per trascorrere il Covid in serenità e senza l'incubo Covid

Natale è ormai alle porte e con esso i vari pranzi e cene di famiglia: la situazione Covid è fortunatamente molto più gestibile rispetto agli ultimi due anni, in cui (soprattutto nel 2020) si è dovuto rinunciare a trascorrere le festività con i cari, e gli italiani non vedono l'ora di rispettare le tanto amate tradizioni. Tuttavia, proprio a causa della rimozione delle restrizioni principali, non bisogna sottovalutare la possibilità di contagiarsi altrimenti ci si potrebbe trovare alle prese con il virus proprio a ridosso di Capodanno. Ecco cosa suggerisce il virologo Fabrizio Pregliasco, come riportato da Today.it, per trascorrere un Natale sereno e senza lo spauracchio coronavirus.

I consigli di Pregliasco per Natale

“Sicuramente un effetto Natale sui contagi – ha detto Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico “Galeazzi" di Milano e docente di Igiene Generale e Applicata all'Università Statale milanese – e nuovo rialzo delle infezioni respiratorie dopo le feste li dobbiamo temere. Siamo tutti chi in viaggio, chi preso da baci e abbracci. È chiaro il tampone pre-cenone non è la soluzione del problema. Da qui l'invito a prestare attenzione a eventuali spie di malessere, soprattutto se si è sintomatici è meglio schivare la visita" ai familiari e amici e posticipare l’incontro“. Soluzioni di totale buon senso che consentirebbero alle persone di trascorrere il Natale ancor più in serenità.

Il bollettino Covid in Italia

Nella settimana 16-22 dicembre si sono registrati 137.599 nuovi casi positivi, in misura minore rispetto a quella precedente (9-15 dicembre) quando ammontavano a 174.652. Il numero dei morti, invece, è in aumento (798 rispetto ai 719 di sette giorni fa). I tamponi eseguiti sono stati 1.019.362 (1.093.207 tamponi la settimana precedente, dunque -6,8%) con il tasso di positività che è sceso al 13,5%. Questi i dati riportati dal bollettino settimanale del Ministero della Salute.

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