Il virologo Matteo Bassetti lancia l'allarme: "È una brutta bestia, bisogna fare attenzione a..."

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Il noto virologo Matteo Bassetti invita gli italiani a non sottovalutare questa nuova pericolosa malattia: ecco di cosa si tratta

Smaltita l'emergenza Covid (anche se comunque il virus non è stato debellato) ecco che appare un nuovo spauracchio per la salute delle persone, uno di quelli con cui purtroppo non si scherza: si tratta della candida auris, il superfungo iper resistente ai farmaci che rischia di provocare un'altra serie di morti in Italia e non solo. Ad esprimere preoccupazione è anche Matteo Bassetti, virologo e direttore del reparto di Malattie Infettive del Policlinico “San Martino di Genova", che ne ha parlato ad Adnkronos.

Le parole di Bassetti sulla candida auris

“La candida auris è purtroppo una brutta bestia – ha spiegato lo scienziato – sta aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa anche l'Italia, e con il Covid la crescita è diventata impressionante. Dobbiamo alzare l'asticella. É fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato“. “Parliamo di un qualcosa – ha aggiunto – che resiste a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello, le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. L'aumento di infezioni è purtroppo frutto di un alleggerimento delle misure per il controllo delle malattie durante la pandemia di Covid-19, quando le persone pensavano più a proteggere loro stesse dal virus e c'è stata una minor attenzione a questo microrganismo, su cui bisogna davvero essere molto cauti“.

Come si contrare la candida auris

É possibile venir contagiati dalla candida auris, e “ospitare" nel nostro organismo un fungo molto pericoloso, soprattutto negli ambienti ospedalieri nei quali dunque è consigliato igienizzarsi le mani dopo aver toccato qualsiasi cosa, ma anche stando a contatto con persone infette. Questo fungo resiste sulle superfici per settimane anche se a rischiare la morte sono soprattutto i pazienti con gravi patologie di base e compromissione delle difese immunitarie, come pazienti affetti da diabete mellito, HIV o da tumori solidi e del sangue

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