Il virus dell'herpes labiale può infettare il cervello, gli studiosi scoprono la "porta di ingresso"

I risultati dello studio, ottenuti da esperimenti condotti sui topi, sono stati pubblicati su Journal of Virology

Herpes e Alzheimer - foto Pixabay
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Secondo uno studio effettuato sui topi, l’Herpes simplex virus type 1 (Hsv-1) può raggiungere il tronco encefalico e l’ipotalamo

E' ormai noto da tempo che il virus responsabile dell'herpes labiale, l'herpes simplex virus di tipo 1 (HSV-1), è in grado di diffondersi anche al cervello degli esseri umani colpendo anche il sistema nervoso centrale. Una nuova ricerca ha individuato il meccanismo attraverso il quale, questo virus può diffondersi ed entrare nel nostro cervello. La ricerca pubblicata sul Journal of Virology. è stata condotta da ricercatori dell'Università del Colorado e dell'Università della Borgogna in Francia.

Cosa si è scoperto

La ricerca si è concentrata soprattutto su come il virus HSV-1 è in grado di diffondersi sul cervello dei topi, mappando le diverse regioni colpite e valutando quali potrebbero essere le conseguenze. L'HSV-1 può essere introdotto nel sistema nervoso centrale attraverso due vie: il nervo trigemino o il nervo olfattivo. Rimane però un mistero il fatto su come l'infezione possa diffondersi al cervello.

La correlazione con l'Alzheimer

Come ha avuto modo di spiegare il neurologo Christy Niemeyer dell'Università del Colorado, il virus sarebbe anche “implicato in malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, ma non è stata stabilita una chiara via di invasione del sistema nervoso centrale". Riuscire a trovare il meccanismo attraverso il quale l'HSV-1 può entrare nel cervello e individuare quali regioni cerebrali sono vulnerabili, è fondamentale per capire come si riesce ad innescare la malattia.


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Le conseguenze

Il team ha scoperto che l'HSV-1 riesce ad infettare diverse regioni importanti del cervello, tra cui il tronco encefalico (responsabile del coordinamento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, insieme al sonno e al movimento) e l'ipotalamo (che gestisce tutto, dal sonno e dagli stati d'animo all'appetito e ai livelli ormonali). Altre aree del cervello sono rimaste intatte dagli antigeni dell'HSV-1, tra cui l'ippocampo (la regione che presidia la memoria) e la corteccia (collegata alla memoria e all'attenzione). Nei casi più estremi l'HSV-1 può causare encefalite, una condizione che può mettere a repentaglio l'incolumità degli esseri umani. Questa ricerca potrebbe risultare fondamentale per comprendere meglio come i virus interagiscono con la salute generale del cervello e l'insorgenza di malattie neurologiche pervasive.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.