Encefaliti e dispnea: ecco i sintomi causati dal virus Nipah
Una nuova minaccia in ambito sanitario sta colpendo, negli ultimi giorni, la popolazione indiana. Si tratta del virus Nipah di origine zoonotica che si presuppone abbia infettato l’uomo attraverso i pipistrelli della frutta. Massima allerta è scattata in territorio indiano, al fine di cercare di limitare la diffusione del contagio. Dai dati attualmente in possesso risulterebbe già un decesso provocato proprio dal virus Nipah. Per ridurre il rischio di una epidemia, le istituzioni locali stanno operando con diligenza per rintracciare tutti i soggetti che sono stati in contatto con il paziente infetto. Da leggere anche Green Pass, nuovo decreto in arrivo: ecco cosa cambierà dal 27 settembre
Infezione da virus Nipah
La trasmissione del virus Nipah sembra molto simile a quella che inizialmente si pensava riguardasse i primi contagi dal virus Sars-CoV2. Il ragazzo di appena dodici anni, deceduto nelle ultime ore in India presentava prima dell’avvenuto decesso sintomi quali convulsioni, vomito, difficoltà respiratorie e infiammazioni cerebrali. Il risultato delle ricerche dei sanitari riporta ben duecento contatti stretti nelle ore precedenti il decesso. Circa venti soggetti sono attualmente sotto osservazione medica poiché presentano i primi sintomi della malattia. Per ridurre il rischio di nuove infezioni le autorità locali hanno deciso di isolare completamente la zona dove viveva il ragazzo ed estendere l’isolamento per un raggio di circa tre chilometri dalla sua abitazione.
Focolai di Nipah
Diversi focolai di Nipah sono stati scoperti nel Kerala e le autorità locali si sono improvvisamente ritrovate a dovere fronteggiare ben due epidemie contemporaneamente. La difficile situazione ha spinto il governo a decretare l’allerta sanitaria. In passato sono stati riscontrati altri focolai di Nipah in territorio indiano, uno di questi circoscritto a un allevamento di suini. I dati di oggi parlano di un possibile contagio da parte dei pipistrelli della frutta fino all’essere umano. Il periodo di incubazione potrebbe raggiungere anche i 45 giorni, per cui è necessario mantenere isolate tutte le persone che possibilmente sono entrate in contatto con il paziente zero per limitarne la diffusione ed evitare che una nuova pandemia colpisca il mondo intero. CONTINUA A LEGGERE..
Le origini del virus
Alcuni scienziati esperti in zoonosi hanno isolato il virus Nipah nella saliva dei pipistrelli. Da questi mammiferi si sarebbe originata anche la zoonosi che ha poi causato la pandemia di Covid negli esseri umani. Ad isolare il virus sono stati due istituti indiani, l’Indian Council of Medical Research e il National Institute of Virology. Questo virus non è nato da poco. Già negli anni ’90 furono registrati alcuni casi all’interno di un allevamento di suini in Malesia.
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