L’editoriale pubblicato sulla prestigiosa rivista americana ha preso di mira la reticenza di alcuni esperti nei confronti dei reali effetti collaterali dei vaccini
Soprattutto negli Usa la sfiducia nei confronti dei vaccini anti-Covid sembra dilagare senza soluzione di continuità come confermano alcuni sondaggi effettuati da Rasmussen Repors. Secondo un americano su due, i vaccini avrebbero causato numerosi decessi mentre il 57% degli americani pensa che i vaccini possano produrre effetti collaterali importanti. Solo il 56% degli americani ritiene invece che i vaccini siano efficaci per contrastare gli effetti del Covid.
L’articolo del Wall Street Journal
Proprio a chiosa di questa ondata di scetticismo nei confronti dei vaccini anti-Covid, un articolo del Wall Street Journal ha preso di mira i sedicenti esperti e molti che si definiscono giornalisti per il loro atteggiamento estremamente ostracista nei confronti di coloro che manifestano dei dubbi sulla validità dei vaccini anti-Covid. Il fatto di etichettare in maniera disinvolta come «No vax» chi manifesta delle perplessità è stata paragonata all’atteggiamento dei cosiddetti «negazionisti dei cambiamenti climatici».
Studi frettolosi e lacunosi
Seppure la maggior parte degli americani non diffida dei vaccini in generale, molti di loro ritengono che siano stati occultati i potenziali rischi di un vaccino che di fatto non sarebbe stato testato in maniera sufficiente. Sappiamo che i vaccini a mRNA utilizzano una tecnologia innovativa per combattere un nuovo virus in evoluzione. In genere i vaccini hanno bisogno di molti anni per essere testati, mentre i vaccini anti-covid sono stati testati soltanto per 10 mesi circa. Ecco perchè, secondo il Wall Street Journal, le perplessità degli scettici sarebbero tutt’altro che infondate. Gli studi che sono stati effettuati sono stati frettolosi e lacunosi perchè testati su un numero minimo di pazienti e il tempo è stato davvero poco per valutare eventuali effetti collaterali a lunga scadenza. CONTINUA A LEGGERE…
I richiami sono stati testati in modo insufficiente
Molte perplessità ha destato la gestione dei richiami dei vaccini che non sono stati suffragati da studi clinici approfonditi. Secondo l’articolo del Wall Street Journal, si è partiti dal presupposto che i benefici superassero i rischi del vaccino ma senza un supporto valido per sostenere tale tesi. Non è un caso che due alti funzionari del vaccino della Fda hanno dato le dimissioni in aperta polemica con chi aveva deciso di autorizzare i richiami senza prove sufficienti che fossero necessari o sicuri. I due funzionari avevano evidenziato che “un giovane sano con due dosi di vaccino a mRNA” ha una bassa probabilità di essere ricoverato in ospedale per Covid e quindi non avrebbe avuto senso rischiare eventuali effetti collaterali importanti come la miocardite.
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