Immunità di gregge, secondo Pregliasco non si raggiungerà mai: "Ma non è un fallimento"

Secondo il virologo del Galeazzi di Milano, l'immunità di gregge non si raggiungerà mai per la natura intrinseca del virus

Il virologo Fabrizio Pregliasco, foto youtube
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Ecco uno stralcio dell'intervista rilasciata dal dottor Fabrizio Pregliasco al Fatto Quotidiano

L'immunità di gregge resterà una chimera, come ha avuto modo di ribadire il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “Il Fatto Quotidiano". Secondo il noto virologo, l'immunità di massa “non si raggiungerà, ma non e’ un fallimento, è una caratteristica intrinseca del virus con cui abbiamo a che fare”. Una presa di posizione che fa a “pugni” con le tante dichiarazioni rilasciate da altri virologi che avevano invocato l'immunità di gregge come risultato della campagna vaccinale. Da leggere anche Green Pass obbligatorio in tutti i posti di lavoro e nei mezzi di trasporto: l'idea di Ricciardi

La spiegazione di Pregliasco

«Purtroppo i coronavirus – ha ricordato il virologo del Galeazzi di Milano – non determinano immunità per la vita. Ci si può infettare se gli anticorpi prodotti dalla guarigione si esauriscono o quando scade la copertura vaccinale». Secondo lo stesso scienziato il vaccino rimarrebbe l'unico grimaldello per scardinare la pandemia e tornare alla normalità. Occorre infatti «garantire la possibilità che la maggior parte della popolazione sia immunizzata nell’arco di 9-12 mesi». Per ottenere questo risultato, ha ricordato lo stesso Pregliasco, servirà sottoporre almeno i più fragili alla terza dose.

Pregliasco: “Estendere il vaccino ai bambini"

Pregliasco ha poi ribadito l'esigenza di estendere la campagna vaccinale anche ai bambini e ai ragazzi in età scolare per poter sconfiggere definitivamente il Covid. «Se lasciamo fuori una quota di popolazione l’immunità si allontana ancora di più». Intanto la campagna vaccinale procede senza sussulti. Neanche il Green Pass è riuscito a convincere i refrattari a sottoporsi all'inoculazione dei sieri anti-Covid. Nella giornata di sabato 21 agosto sono state inoculate complessivamente meno di 70 mila prime dosi. Si tratta di numeri ben lontani dagli obiettivi prefissati dal Generale Figliuolo, commissario del governo per la pandemia. CONTINUA A LEGGERE…


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Il problema dei non vaccinati

Sulla flessione delle inoculazioni Pregliasco sostiene che la curva abbia ormai “raggiunto il plateau». Lo zoccolo duro “ideologizzato” di coloro che rifiutano i vaccini è molto nutrito e sarà quasi impossibile convincerli a vaccinarsi. Secondo Pregliasco bisognerà lavorare sui “dubbiosi”. Il numero dei vaccinati è destinato a scendere drasticamente nelle prossime settimane proprio in coincidenza con la ripresa delle attività.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.