Ecco in che maniera si manifesta l’infarto, come riconoscere i sintomi e intervenire
L’infarto è una delle patologie più pericolose e fatali che possano colpire gli esseri umani (e non solo): si tratta, come tutti sapranno, del mancato afflusso di sangue (e quindi di ossigeno) al muscolo che costituisce il cuore e se non si interviene subito, una volta accusati i primi sintomi, le conseguenze possono essere davvero gravissime. Ma quali sono i campanelli d’allarme che, se accusati, devono “spedirci” subito al Pronto Soccorso? Di seguito tutti i dettagli, come riportato da Pazienti.it.
I sintomi da infarto
Il primo chiaro segnale è l’oppressione toracica, una sensazione di pienezza o un dolore costrittivo al centro del petto tipo una morsa; questo stato può durare parecchi minuti, solitamente più di venti, senza interruzione e senza che vi sia alcuna risposta ai farmaci e in tal caso il trasporto in ospedale (in auto privata o via ambulanza) è fondamentale per evitare danni cardiaci seri o irreparabili. Ad ingannare può essere il fatto che si tratta di un fastidio simile a quello dell’indigestione, condizione che quindi non genera granché allarme. Altro sintomo è il dolore o formicolio al braccio sinistro e alla schiena, talmente intenso da irradiarsi fino ai denti e alla mandibola.
Altri sintomi da infarto
Tra i sintomi di infarto miocardico troviamo anche dolori alla parte superiore dell’addome, con spasmi gastrici accompagnati da un’intensa sensazione di pirosi (acidità e bruciore di stomaco). Molto spesso insorge anche una forte nausea, che si manifesta improvvisamente e senza che il soggetto sia in fase digestiva: si tratta della tipica “nausea cardiaca”, provocata dalla sofferenza delle cellule. Occhio anche alla sudorazione improvvisa e fredda, riconducibile a intensi processi di vasocostrizione che stimolano le ghiandole sudoripare a funzionare in maniera anomala.
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I campanelli d’allarme dell’infarto
L’infarto è individuabile anche attraverso fiato corto (da fermo, il che è ancora più anomalo) con evidenti difficoltà respiratorie, capogiri e stanchezza anomala. In qualsiasi di queste situazioni, come anticipato, bisogna ricorrere alle cure sanitarie perché l’infarto non passa da solo lasciando indenne chi lo accusa.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.