Infarto, attenzione a questo ‘segnale’, secondo uno studio aumenta del 69% il rischio secondo i ricercatori
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Cardiology, dormire meno di 5 ore a notte aumenta del 69% il rischio di subire un infarto. Si parla di insonnia quando questa condizione dura per almeno 3 mesi consecutivi o anche oltre. Questa condizione può essere accentuata da alti livelli di stress o problemi fisici cronici che portano dolore e fastidio, come riporta gazzettaactive. Leggi anche: Ipertensione, i consigli dell’esperto: “Ecco i cibi da evitare. Il sale…”
Lo studio
Secondo i ricercatori dormire meno di 5 ore a notte può portare a gravi problemi cardiovascolari. L’insonnia viene spesso sottovalutata, ma è bene fare molta attenzione. Sono state coinvolte 153881 persone che soffrono d’insonnia e 1.030.375 persone che non ne soffrono, provenienti da 6 Paesi diversi. Tutti erano maggiorenni. I risultati hanno fatto registrare un significativo aumento del rischio di infarto, del 69%, nelle persone che soffrono d’insonnia.
Le fasce di rischio
Non sono state rilevate particolari differenze di rischio a seconda di età e sesso. C’è solo una leggera prevalenza del rischio di infarto nelle donne rispetto agli uomini. L’importanza del sonno dovrebbe essere incorporata nelle linee guida di prevenzione cardiovascolare primaria. Se si fa fatica a combattere l’insonnia bisogna rivolgersi a un medico, poiché potrebbero esserci altri disturbi, ha spiegato il professor Hani Aiash, docente dell’Upstate University Hospital di New York.
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La qualità del sonno
Il professor Aiash ha proposto alcuni consigli per migliorare la qualità del sonno, prevenire l’insonnia e anche gli attacchi di cuore: secondo il professore l’insonnia deve essere trattata come patologie più conosciute come l’ipertensione. È importante che i medici istruiscano i pazienti sull’importanza del sonno nel mantenere un cuore sano. E’ importante mantenere un regolare ciclo sonno-veglia anche nel weekend, evitare l’uso di apparecchi elettronici la sera e l’assunzione di caffeina a fine giornata. L’attività fisica e l’esercizio durante il giorno favoriscono invece un buon sonno.
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