Infarto, basterà una visita oculistica per prevenirlo: ecco cosa accadrà in futuro grazie all'intelligenza artificiale
Una semplice scansione della retina aiuterà a capire quali sono i soggetti che rischiano di più di avere un infarto negli anni a venier
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Grazie all'intelligenza artificiale si potrà scansionare la retina ed analizzare la curvatura e lo spessore dei vasi sanguigni
In futuro sarà l'intelligenza artificiale ad aiutarci a prevenire il rischio di infarto attraverso una scansione della retina. A dimostrarlo è stato uno studio effettuato dalla Kingston University di Londra. I ricercatori infatti avrebbero approntato un sistema semplice ed efficace fondato proprio sull'intelligenza artificiale in grado di prevedere con largo anticipo il potenziale rischio di attacchi di cuore.
Uno screening rapido ed affidabile
Attraverso l'intelligenza artificiale, quindi, si potrà effettuare uno screening molto più semplice e meno invasivo senza la necessita di effettuare costosi esami del sangue Oggi sappiamo che le malattie che uccidono con maggior frequenza sono quelle legate al nostro sistema cardiovascolare. L'enorme difficoltà che la scienza ha incontrato nell'affrontare diagnosi precoci rappresenta uno dei più grossi problemi per affrontare questo tipo di rischi.
Come funzionerà
Gli strumenti attuali non sono in grado di prevedere con assoluta certezza quali sono i soggetti più a rischio e quali no. Grazie al lavoro di questi scienziati, oggi è possibile fare leva su alcuni algoritmi legati all'immagine retinica ottenuta con una semplice scansione, che coglie i dettagli più nitidi relativi alla larghezza dei vasi sanguigni alla loro curvatura. CONTINUA A LEGGERE…
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Questo sistema favorirà i trattamenti precoci
Un sistema predittivo che, secondo gli scienziati, sarebbe assolutamente affidabile e che si effettua in meno di un minuto. Grazie a questo nuovo sistema sarà possibile avere trattamenti preventivi precoci per i soggetti più a rischio. Insomma, grazie a questo screening basterà una visita da un oculista per capire quanto grande sia il rischio in futuro di sviluppare un grave evento cardiovascolare che può mettere a rischio la nostra vita.
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