
Infarto, uomini e donne hanno dei sintomi comuni
L’infarto continua ad occupare uno dei primi posti tra le cause che portano alla morte. La dottoressa Daniela Trabattoni – intervistata da “Corriere.it” – spiega come l’infarto pur offrendo delle sfumature differenti tra uomo e donna, presenta il medesimo quadro caratteristico. Nel momento in cui una persona viene colpita da infarto, infatti, inizia ad avvertire un dolore oppressivo dietro allo sterno, sulla parte sinistra del torace, o alla bocca dello stomaco. Il dolore, poi, tende ad estendersi anche a braccia – in particolare quella sinistra – spalle, schiena, collo e mandibola. Altri sintomi di un infarto in corso, inoltre, possono essere nausea, sudorazione e difficoltà a livello respiratorio.
Infarto, i sintomi specifici della donna
Secondo quanto si legge su “Corriere.it“, i sintomi di infarto che riguardano le donne spesso sono più sfumati. Generalmente è comune la difficoltà a respirare e spesso, inoltre, l’infarto è accompagnato da un forte senso di nausea. Questi, però, non sono i soli sintomi che rappresentano un campanello d’allarme e possono indicare un infarto in corso: vi sono anche il dolore toracico, un forte senso di stanchezza, sudori freddi e capogiri.
Infarto, donne poco consapevoli dei rischi
La dottoressa Trabattoni, intervistata da “Corriere.it“, sottolinea come le donne spesso non siano consapevoli dei rischi di essere colpite da infarto, trascurandone i segnali. In particolar modo dopo la menopausa, infatti, non c’è più la protezione degli estrogeni e, per questo, il rischio cardiovascolare cresce in maniera esponenziale. Va poi aggiunto come tra le donne siano più frequenti nuovi eventi vascolari nel corso del primo anno dopo essere stati colpiti da un primo infarto e anche il tasso di mortalità è maggiore rispetto all’altro sesso.
Cosa si deve fare in caso di sintomi da infarto?
Per ridurre la percentuale di rischio, anche per quanto riguarda gli infarti ciò che conta è agire in maniera tempestiva. Secondo quanto si legge su “Corriere.it“, nel caso in cui il dolore al torace dovesse durare più di 10 minuti, occorre subito chiamare il servizio di emergenza al 118 o al 112. Una volta arrivati in ospedale, poi, per capire se in effetti si tratta di un infarto, occorrerà sottoporsi ad alcuni esami come ad esempio l’elettrocardiogramma o la misurazione di alcuni enzimi che vengono rilasciati dalle cellule cardiache nel sangue e che, dunque, rivelano se si è in presenza o meno di un infarto.
Quali sono i fattori di rischio?
Per avere un quadro completo è importante capire quali sono i fattori di rischio che aumentano le possibilità di essere colpiti da infarto. Secondo quanto riportato da “Corriere.it“, uno dei fattori di rischio è sicuramente quello di aver sofferto già in passato di problemi cardiaci, poi vi è quello di avere familiari che hanno avuto delle malattie di natura cardiovascolare. Altri tre fattori di rischio, poi, sono il diabete, l’essere fumatori e l’ipertensione.
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