Che cos’è l’infarto?
L’infarto è una condizione in cui il flusso sanguigno al muscolo cardiaco diminuisce o si arresta completamente. Solitamente, ciò è causato da un blocco in una delle arterie coronarie, le arterie che trasportano l’ossigeno e le sostanze nutritive al cuore. Quando questo accade, il muscolo cardiaco perde la capacità di contrarsi, rendendo il cuore incapace di pompare il sangue in tutto il corpo. Questo è il motivo per cui un intervento precoce ripristinando il flusso sanguigno è essenziale per ridurre la minimo i danni e aumentare le possibilità di sopravvivenza. Il trattamento di ripristino può avvenire in diversi modi, come la somministrazione di farmaci per rimuovere l’ostruzione, la chirurgia endovascolare per riaprire le arterie ostruite mediante angioplastica e posizionamento di stent per riaprire l’arteria occlusa. E’ quanto riportato da fondazioneveronesi.it.
Quali sono i sintomi di un infarto
I sintomi di un infarto comprendono dolore toracico che si manifesta come sensazione di pesantezza persistente, dolore che si estende verso la spalla, il braccio e la schiena, dolore alla bocca dello stomaco, nausea, mancanza di respiro, sudorazione e sensazione di mancamento. Non tutte le persone accusano gli stessi sintomi e l’intensità può variare da soggetto a soggetto. Individuarli il prima possibile consente di mettere in moto la macchina dei soccorsi e aumentare le probabilità di sopravvivenza.
Perchè è importante riconoscere i sintomi precocemente
L’importanza di riconoscere precocemente i sintomi di un infarto, lo dimostra uno studio presentato ad ESC realizzato dai ricercatori sudcoreani del Gyeongsang National University Hospital. L’analisi è stata condotta su quasi 12.000 pazienti con insufficienza cardiaca. I dati mostrano che più della metà delle persone (52,3%) è stata in grado di identificare i sintomi legati all’infarto e dunque alla necessità di rivolgersi a cure mediche immediate. Gli uomini hanno una maggiore probabilità di manifestare questi sintomi, in particolare, il dolore al petto. Ma il dato importante riguarda la sopravvivenza: in chi era riuscito a riconoscere i sintomi la mortalità intra-ospedaliera è stata dell’1,5%, contro il 6,7%d chi è giunto in ospedale tardi a causa del mancato riconoscimento dei segnali a cui prestare attenzione. Si tratta di un risultato importante che dimostra l’importanza di saper interpretare i segnali del nostro corpo.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
